La notizia, circolata in queste ore è tutto sommato riassumibile in tre parole: gratis per tutti.
WhatsApp archivia definitivamente il progetto di far pagare un abbonamento annuale ai suoi utenti, 89 centesimi di euro l'anno, 1 dollaro sul mercato americano, e tornare a essere servizio completamente gratuito.
Secondo il Ceo della società, Jan Koum, è troppo complicato far pagare cifre se pur simboliche in Paesi nei quali l’accesso alle carte di credito o ai pagamenti online non è all'ordine del giorno.
Focus sul business
Acquisita due anni fa da Facebook, WhatsApp conta ormai quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo e alla formula dell'abbonamento sembra dunque oggi preferire la strada della gratuità, cercando nel contempo nuove modalità per diventare una piattaforma di contatto e ingaggio per il business.
In altre parole, si proporrà a ristoranti, compagnie aeree, banche, retailer come strumento per entrare in contatto con i clienti.
A pagamento, naturalmente.
I test sono già in corso e le prime sperimentazioni sul campo dovrebbero iniziare nel corso dell’anno.
Niente pubblicità
Il focus sul business sembrerebbe essere la risposta a tutti coloro che temono che la gratuità del servizio possa tradursi nell'introduzione di messaggi pubblicitari.
la società lo scrive su un post pubblicato sul proprio blog: "Le persone si domandano come pensiamo di gestire WhatsApp senza sottoscrizioni e se l'annuncio di oggi significa che introdurremo pubblicità di terze parti. La risposta è no. A partire da quest'anno testeremo nuovi strumenti che vi consentiranno di comunicare con le aziende e le organizzazioni con le quali siete interessati a entrare in contatto [...] Parliamo di messaggi che già ricevete via SmS o telefonate: vogliamo testare nuovi strumenti per rendere più semplice queste comunicazioni via WhatsApp".
Conversazioni cifrate
Ma non c’è solo il modello di business al centro delle riflessioni di WhatsApp. La società dovrebbe offrire dai prossimi mesi un servizio di cifratura completa dei messaggi, con l’obiettivo di rendere più sicure, dal punto di vista della privacy, le conversazioni tra i suoi utenti.
La decisione sta incontrando più di una perplessità da parte delle autorità statunitensi e britanniche, convinte che i servizi di cifratura rappresentino un elemento di vulnerabilità nelle azioni di contrasto alla criminalità.
Ma per il momento WhatsApp prosegue per la sua strada ed è già pronta con la cifratura sui dispositivi Android.
Il Ceo Jan Koum, dal canto suo dichiara che la cifratura non è ancora completata, ma quando questo avverrà, e potrebbero volerci un paio di mesi ancora, WhatsApps sarà primo servizio mondiale, per estensione, in grado di garantire ai suoi utenti servizi di messaggistica completamente privati.