È sempre più difficile trovare occasioni, soprattutto a Milano, per discutere di urbanistica e di città. Vitruvio 4.0 è una di queste opportunità: dal 2019 al 2023, con una pausa imposta dai lockdown, ha organizzato 13 tavoli di discussione con quarantasette ospiti tra esperti, giornalisti, sociologi, intellettuali, artisti, imprenditori, politici per provare a prefigurare il futuro delle città, luoghi dove si concentra l'80% della popolazione mondiale. Il focus degli incontri si concentra sulle grandi realtà metropolitane del nostro paese: Milano, Roma, Napoli e Firenze. Un viaggio tra i temi più attuali che riguardano le città: la pianificazione urbanistica in rapporto alle nuove esigenze sociali ed economiche; i contrasti tra centro e periferie; la crescente difficoltà nel mantenere accessibili al ceto medio e produttivo i prezzi degli appartamenti soprattutto a Milano, dove -lo ha ammesso anche l'assessore Giancarlo Tancredi-l'inflazione dei valori immobiliari ha raggiunto proporzioni critiche per il ceto medio; le differenze economiche, le difficoltà di accedere alla vita metropolitana di oggi; le istanze della sostenibilità e i loro impatti sulla qualità della vita e sulla viabilità. La rigenerazione urbana è un tema rilevante nella pratica urbanistica e si trova spesso a dover armonizzare due tendenze non sempre convergenti: lo sviluppo ex novo di abitazioni e servizi e il recupero di spazi abbandonati dai processi produttivi per restituire nuova qualità territoriale, economica e sociale a quartieri degradati.
Il libro Vitruvio 4.0, dialoghi sulla città e sull'abitare innovativo, di Gianni Biondillo e Leopoldo Freyrie, raccoglie alcuni degli incontri di questo ciclo di 13 incontri tenuti fra Milano, Roma, Napoli e Firenze tra il 2019 e il 2023.
“Nel 2019, all’inizio dell’esperienza, avvertivamo il pubblico che si sarebbe discusso di come erano cambiati i paradigmi di rigenerazione urbana, nel nuovo millennio -commenta Leopoldo Freyrie-. Alla ripresa post Covid e nel prosieguo delle serate ci siamo resi conto che nuovi cambiamenti e interpretazioni erano già mutate alla luce della pandemia, della crisi energetica, delle guerre. Così in questo libro abbiamo non solo riassunto e riordinato i contenuti delle serate di Vitruvio 4.0, ma li abbiamo anche allineati alla realtà odierna. Oggi la discussione sulle possibili soluzioni è aperta e, grazie a Mitsubishi Electric, speriamo di aver dato un piccolo, ma importante contributo.”
“Il testo che leggerete è un lavoro che cerca di restituire lo spirito di quelle serate -aggiunge Gianni Biondillo-. Dapprima abbiamo sbobinato le registrazioni, per poi selezionarne le parti salienti, evitando le ridondanze, sempre nell’idea di produrre un libro agile, di facile consultazione e non un mero regesto, inutilmente voluminoso. Abbiamo infine deciso di evitare che i capitoli seguissero l’ordine cronologico delle varie tappe ma di raggrupparle per tipologie, nel desiderio di creare un filo del ragionamento più aderente ai temi proposti. A queste parole abbiamo voluto aggiungere delle immagini dense di suggestioni, quelle ideate da una artista, Marialuisa Montanari, capace di inventare nuove città facendole apparire più vere del vero. Fotomontaggi di edifici e paesaggi noti, iconici, che compongono nuove architetture, risposta visiva a quello sguardo differente che ci deve accompagnare, capace di non dimenticare l’esistente cercando semmai di rimetterlo in gioco in modo innovativo”.
Oltre a Fabrizio Maja, vice presidente di Mitsubishi Electric Branch, che ha promosso questo ciclo di incontri, fra i partecipanti alla presentazione di questo libro -coordinata da Sergio Luciano, direttore di Economy- abbiamo ascoltato Giancarlo Tancredi, classe 1961, nato a Milano, oggi assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Milano. Laurea in architettura al Politecnico di Milano, Tancredi ha iniziato la sua carriera in Comune, dove si è sempre occupato di progettazione e pianificazione urbana. Tancredi ha seguito molto da vicino i progetti urbanistici più importanti e complessi degli ultimi vent'anni: l'area Porta Nuova, il Portello, City Life, Expo 2015 e Mind, la Darsena, gli scali ferroviari dismessi, Santa Giulia e l'area dello Stadio.
Fra gli interlocutori anche Tommaso Dal Bosco, dal 2018 Presidente Audis-Aree urbane dismesse, e che attualmente, all'interno del sistema associativo dei Comuni, lavora per Ifel-Fondazione Anci, occupandosi di patrimonio pubblico e investimenti urbani, con l'obiettivo di sviluppare strategie innovative per la rigenerazione urbana.