Nonostante la questione dell’embargo, con relative difficoltà, la Russia resta una delle principali destinazioni del vino a livello mondiale, con l’Italia che nel 2014 risulta primo partner commerciale. I russi preferiscono dunque il made in Italy, che stando ai dati Wine Monitor vede il comparto registrare lo scorso anno un export pari a 254 milioni di euro.
I vini fermi imbottigliati rappresentano un segmento sostanziale con 621 milioni di euro, mentre gli spumanti stanno ai vertici del mercato con una quota del 63% rispetto alle esportazioni totali.
“Negli ultimi anni vi è stata un’interessante svolta nel commercio del vino e nella ristorazione in Russia. Se nelle principali città molti locali di fascia alta hanno chiuso, sono però contemporaneamente sorti locali più economici che stanno riscuotendo un crescente successo, con delle carte vini interessanti, accessibili ad un pubblico molto più ampio”, sottolinea Marina Nedic, Managing Director dell’International Exhibition Management, che ha organizzato la 5°edizione del Solo Italiano Grandi Vini Russia Tour 2015, l’evento che il 26 e il 28 maggio 2015 porta a Mosca e a San Pietroburgo 31 aziende della viticoltura italiana, per favorirne l’incontro con gli operatori russi.