Il Fontego* dei Tedeschi a Venezia, vicino al Canal Grande, rinasce sotto forma di polo del lusso internazionale con forte accento veneziano, dopo otto anni di chiusura e tre di cantiere. Ex sede di Poste Italiane, il Fontego riapre i battenti con la nuova denominazione di T Fondaco (T sta per "travellers", viaggiatori), scelta da Dfs Duty Free, società creata nel 1962 per opera di Robert Miller e Charles Feeney, e che controlla oggi una catena di shopping destination di super lusso in tutto il mondo con un portafoglio di 700 marchi.
Il nuovo Fontego ospita 65 boutique disposte lungo i portici dei tre piani dell'edificio che si aprono sul cortile centrale: l'immobile nel suo complesso ha mantenuto il richiamo alla struttura cinquecentesca, pur rivestito come grande magazzino stile "luxury hotel", con effetti di contrasto cromatico e di luci (le scale mobili rosso fuoco in ascesa, color oro in discesa). La terrazza rinnovata schiude una vista panoramica su tutta la città, cioè Venezia, che è la città più bella del mondo.
Il Fontego dei Tedeschi è un palazzo storico della città dei Dogi, nel sestiere di San Marco, affacciato sul Canal Grande, adiacente al Ponte di Rialto. Il suo nome si deve al fatto che, nel XIII secolo, i mercanti tedeschi vi facevano affluire le merci da Norimberga e altre città teutoniche.
Tornando dalla storia illustre alla realtà, i turisti stranieri non troveranno solo abbigliamento e accessori di lusso. Al T Fondaco si potranno vedere e acquistare anche lavorazioni in vetro e oggettistica veneziana. E a proposito di manufatti locali di alta qualità, il nuovo centro commerciale dedicato al turismo di lusso si avvarrà anche della collaborazione di Confartigianato, presentando, in un negozio di circa 120-130 mq, anche prodotti tipici veneziani: Confartigianato ha selezionato una quarantina di aziende locali, e Dfs ha scremato la lista riducendola a una quindicina di operatori. I settori rappresentati sono soprattutto bigiotteria e oggettistica personale (collane, perle e gioielleria in vetro), l'alimentare con artigiani di cioccolata, il vetro, l'oreficeria, le maschere e i costumi teatrali.
La nuova versione lusso di questo Palazzo storico è costata circa 40 milioni di euro, e ha visto collaborare firme prestigiose dell'architettura e dell'interior design, in primis lo Studio Oma di Rem Koolhass. Si prevedono 2 milioni di visitatori annui e un fatturato di 100 milioni (ci sembra un po' sottostimato). Dei 450 dipendenti il 70% sono donne, e quasi tutti gli addetti parlano oltre l'inglese, anche giapponese, coreano, russo.
*Fòntego è voce veneziana per Fòndaco, che vuol dire pressapoco "magazzino", e deriva dal greco "pandoikos" attraverso la voce araba "funduq".