Vegani e flexitariani salveranno il mondo?

Cambiano i consumi, ma siamo sicuri di diventare più sostenibili? (da Mark Up n. 281)

Dalle proteste ecologiste ispirate a Greta Thunberg fino ai piccoli gesti quotidiani, aumentano i segnali di attenzione verso la salute dell’ecosistema e si afferma la consapevolezza che le sorti del pianeta dipendono da noi e non da un ipotetico “altro”. I consumi alimentari, e tutto quello che ruota attorno a essi, sono uno dei fattori che più impattano sull’ambiente. Dal seme alla tavola: la filiera è lunga, articolata e ci riguarda tutti. Per questo è importante valutare gli stili di vita anche in base alla loro ecosostenibilità. L’allevamento intensivo è una delle principali fonti di inquinamento terrestre e determina importanti alterazioni del clima del nostro pianeta: basta 0,01 mq di terreno per produrre un grammo di proteine ricavate, per esempio, da piselli o fagioli, ma ne serve 1 mq per ottenere la stessa quantità da ovini e bovini.

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