Si chiama Dollar Shave Club ed è una startup californiana fondata nel 2012 da Michael Dubin e Mark Levine. Ad oggi conta 3,2 milioni di abbonati al servizio che consente di comprare e ricevere via posta rasoi usa e getta e altri prodotti per la barba pagando una cifra fissa mensile. La strategia, che punta su lame semplici ma affilate, un marketing non meno tagliente e un prezzo molto basso, ha consentito lo scorso anno a Dollar Shave Club di generare un fatturato di 152 milioni di dollari.
Come molte giovani aziende innovative Dollar Shave Club non è ancora in utile. Del resto l’e-commerce, specie per chi punta tutto sulla convenienza, è un settore a margini molto bassi e forte concorrenza. Eppure l’azienda di Santa Monica ha mostrato una curva di crescita veloce: dai 65 milioni di dollari di fatturato del 2014 ai 150 del 2015. Raccogliendo oltre 160 milioni di dollari di finanziamenti venture da alcuni dei maggiori investitori della Silicon Valley. Una crescita vertiginosa che non è sfuggita all’attenzione di Unilever: infatti l’ha appena comprata, secondo diversi rumors, per un miliardo di dollari in contanti, prevedendo che nel 2016 supererà i 200 milioni di dollari di fatturato.
Con questa acquisizione, di fatto la più grande nel settore, Unilever non ha solo comprato un’azienda, ma ha acquisito un intero nuovo modello di business. La piccola startup è riuscita, in soli quattro anni, ad affermare un sistema nuovo delle vendite on line. Alla base di tutto c’è l’idea degli abbonamenti: il sito vende tutto ciò che può servire a un uomo per radersi (dalle lamette, alla schiuma, dal lenitivo al dopobarba) e, dal momento che chi si rade lo fa tutti i giorni della sua vita adulta, Dollar Shave Club propone un abbonamento. Ogni mese, con tariffe che possono variare a seconda del tipo di prodotto che si richiede, ma che partono da un dollaro, manda tutto a casa.
I rasoi (da 1, 6 e 9 dollari), consegnanti in un minimale ma elegante contenitore di cartone, sono il prodotto più venduto e sono riusciti ad intaccare lo storico monopolio di Gillette negli Stati Uniti. Ed è proprio per entrare su questo mercato sfidando il gigante rivale Procter & Gamble, proprietario di Gillette, che Unilever ha approcciato Dollar Shave Club. Dubin rimarrà amministratore delegato, gestendo l’azienda in autonomia, ma potrà avvalersi della forza logistica e del marketing di Unilever.