Unicredit Factoring alimenta il working capital della gdo

Presente sul mercato da oltre 40 anni, la società di factoring di Unicredit risponde alle esigenze di gestione dei crediti e riduzione dei rischi di insolvenza. (da Mark Up n. 252)

L’Italia  ha  ripreso  a  crescere  (debolmente) solo dal 2015, lasciando sul campo circa il 10% di Pil in sette anni di recessione.  In  questo  contesto  la  gestione finanziaria e la sua efficienza, hanno giocato un ruolo fondamentale. Mark Up ha incontrato Elvio Campagnola, vice direttore generale e direttore marketing di Unicredit Factoring per approfondire la situazione attuale.

Come è organizzata Unicredit rispetto al mercato corporate?
Unicredit ha un’offerta che copre tutti i tradizionali segmenti di mercato. La rete commerciale corporate della banca è organizzata su 7 aree territoriali dove operano 140 corporate center con oltre 900 gestori che assistono più di 44.000 clienti  corporate.  I  clienti  top,  grandi  aziende  che  operano  a  livello  internazionale  con esigenze finanziarie complesse, sono seguiti da un team di gestione specializzato. Tutti gli altri clienti corporate sono seguiti dai gestori qualificati e hanno accesso a processi di consulenza strutturati.  Unicredit  Factoring  ha  un’organizzazione  che  replica  quella  della  banca,  con 6 aree territoriali, un’area investment banking che segue le grandi aziende che operano  a  livello  internazionale  con  esigenze  finanziarie  complesse,  un’area  specializzata sul business estero e un’area per lo sviluppo della nuova clientela.

Quando nasce Unicredit Factoring e, su quali settori è attiva?
UniCredit Factoring, la società del Gruppo UniCredit specializzata nell’offerta di prodotti e servizi di factoring, è presente sul mercato da oltre 40 anni. Nel corso della sua storia, la società ha costantemente  ampliato  le  proprie  competenze  professionali  e  specialistiche,  garantendo,  come  detto,  servizi  di  factoring  ad  aziende  di  tutte  le  dimensioni  e  appartenenti a tutti i principali settori merceologici.

Che tipi di servizi offre Unicredit Factoring, soprattutto per gdo e food?
La nostra società fornisce servizi di factoring, ovvero servizi legati alla gestione  dei  crediti,  quali  l’amministrazione,  la  riscossione  o  il  recupero,  che  le  nostre aziende clienti ci cedono. Crediti esistenti o futuri, relativi a diverse tipologie di operatività, da quella commerciale a quella fiscale. La nostra attività prevede anche la possibilità di anticipare alle aziende gli importi dei crediti ceduti prima della loro naturale scadenza. In estrema sintesi, con il factoring siamo in
grado di soddisfare in un unico rapporto  diverse  esigenze  delle  aziende  clienti grazie a strumenti che semplificano la gestione dei crediti, garantiscono dal rischio d’insolvenza e ottimizzano i flussi di cassa.

In  particolare,  quali  esigenze  ha  espresso negli ultimi anni la gdo?
La gdo è uno dei settori in cui ha riscosso ampio successo il reverse factoring (o factoring  indiretto),  un  prodotto  finanziario studiato appositamente per sostenere le filiere produttive e la cui diffusione nel mercato non accenna a diminuire. Il reverse factoring differisce dal factoring tradizionale per il fatto che l’azienda con cui stipuliamo l’accordo, la cosiddetta convenzione, non è il creditore mail debitore, che di solito è un’azienda capo-filiera attiva nella grande distribuzione alimentare di elevato standing e buon merito creditizio. Questa azienda mette a disposizione dei suoi numerosi fornitori che vantano crediti nei suoi confronti, la  possibilità  di  cedere  gli  stessi  crediti  consentendogli, anche se non presentano un  elevato  merito  creditizio,  di  accedere a fonti di finanziamento a condizioni favorevoli. Gli oneri finanziari per le aziende che costituiscono la filiera possono anche dimezzarsi. Questo grazie al riconoscimento dei crediti da parte dell’azienda capo-filiera con la quale la società di factoring firma la convenzione. Grazie al reverse factoring, l’azienda convenzionata fidelizza la propria filiera produttiva e ne stabilizza i flussi di cassa.

Quanto valgono gli impieghi per settore, gdo e industria alimentare?
380  mln  di  euro  i  credito  lordi  verso  il  settore  alimentare,  373  verso  il  macrosettore “Wholesale and retail trade and household goods” (gdo) bilancio 2015.

Gli impieghi erogati alla gdo sono per gestione finanziaria o investimenti?
Direi  che  sono  erogati  principalmente  per  la  loro  gestione  finanziaria.  Il  factoring, per sua natura, è un supporto gestionale  ed  una  tecnica  finanziaria  volta a soddisfare le esigenze finanziarie di working capital.

In termini di servizi finanziari correlati al factoring, quali sono i parametri che valutate per la concessione?
L’attività  di  concessione  del  credito  nel factoring  è  generalmente  condotta  su  due binari paralleli per la medesima operazione: dal lato del cedente e dal lato del  debitore.  La  valutazione  del  rischio  di un’operazione di factoring deve essere  condotta  attraverso  l’analisi  preliminare di una molteplicità di fattori quali: la solvibilità dei debitori ceduti, il grado di frammentazione del rischio, le caratteristiche del rapporto commerciale sottostante, la capacità di rimborso del cedente,  in  caso  di  anticipazioni  pro  solvendo. Ogni affidamento viene concesso al termine di un procedimento istruttorio durante il quale viene acquisita tutta la documentazione necessaria, incluso il rating interno/esterno ove disponibile, per un’adeguata valutazione del merito creditizio sotto il profilo patrimoniale e reddituale e per assicurare una corretta remunerazione del rischio assunto.

L’arrivo dell’articolo 62 come ha modificato lo scenario?
Se da un lato l’articolo 62 ha regolamentato e portato certezza nei termini di pagamento, dall’altro ha comportato un incremento dello stress finanziario nelle relazioni commerciali tra industria e grande  distribuzione  che  ha  generato  la  necessità di dover trovare ulteriori fonti di finanziamento per sopperire alla riduzione del cash flow.

Dal vostro osservatorio, qual è lo stato di salute della gdo in Italia e il trend?
Dopo  anni  di  arretramento,  nel  2015  il fatturato della gdo a prevalenza alimentare è tornato a crescere. La ripresa ha riguardato solo l’area food (+1,1%), mentre il fatturato non food ha continuato a flettere (-3,6%). L’inversione di tendenza ha riguardato il Nord e il Centro del paese, mentre il Meridione continua ad accusare difficoltà. A livello di canali di vendita, notiamo che supermercati (+1,0%) e discount (+2,7%) trainano la ripresa, mentre ipermercati (-0,8%) e piccoli esercizi commerciali (-1,3%) continuano a segnare  il  passo.  In  prospettiva,  si  stima  che  la  ripresa  possa  proseguire  a  tassi  molto  bassi,  condizionata  dal  recupero  del  reddito disponibile presso le famiglie.

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