Una società al risparmio e in stallo preadolescenziale

Linkontro NielsenIQ 2023 | La visione di Giuseppe De Rita, presidente Censis e punto di riferimento per l’analisi sociologica in Italia

L’Italia è in stato di eterna latenza e preadolescenza, quel periodo ambiguo, difficile e di norma temporaneo che per i giovani si aspetta semplicemente che passi. Per il nostro Paese, tuttavia, questa fase sta durando da troppo tempo. “Siamo sospesi, senza obiettivi, ci sollazziamo su alcune cose e illudiamo su altre e la pandemia ha peggiorato le cose”, rileva il professore Giuseppe De Rita, presidente Censis e punto di riferimento per l’analisi sociologica in Italia, nel corso di Linkontro NielsenIQ 2023. “Siamo abituati a reagire con forza ad ogni shock, accettiamo sempre le sfide e le vinciamo, ma una volta fatto questo restiamo fermi dove siamo. Andare avanti significa non solo dare il meglio in queste condizioni, ma progettare il futuro oltre il mero intellettualismo”. Si tratta di una sorta di meccanismo di realismo eccessivo che vede le cose solo mentre accadono, ma non ha uno sguardo al lungo termine.

Rispetto al tema dei consumi, “Quello che vedo è un approccio più raffinato ed elitario, che non si limita più solo all’ultimo telefonino: oggi la gente compra orologi e auto di lusso, ma accessibili; c’è una specie di fuga laterale rispetto al diventare adulto, ci si crea ricchezza che non si ha e ci si rifugia in specifici comfort. Non a caso, quello che è stato fondamentale negli ultimi 10-20 anni non è stato più il consumo di massa come ai tempi del miracolo italiano, ma il risparmio. Si è trattato di un comportamento gratificante che ha fatto sentire il singolo protetto, con i soldi in tasca, corteggiato dai brand. Il risparmio ha cambiato l’intimo della società e adesso sta cedendo il passo. A cosa? Non certo a un nuovo consumo sfrenato, ma a un tentativo di investire e a un approccio di tipo più precauzionale, legato all’incertezza e all’inflazione attuale”.

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