Il futuro del lavoro coinvolge un'evoluzione epocale. Non si tratta solo di modificare e affinare processi ma di far cambiare un approccio complessivo. Una recente ricerca di BCG sul futuro del lavoro ha messo in evidenza almeno tre fattori cardine. Il primo è che cambiare il modo di lavorare significa cambiare anche il modo attraverso il quale le imprese sono organizzate e quello in cui sono governate. Secondo elemento, finora la trasformazione più importante ha coinvolto i lavoratori "con scrivania" attraverso lo smart working. Ma i lavoratori senza la scrivania "deskless" sono oltre i tre quarti della forza lavoro complessiva dell'occidente e su di loro non è stato applicato alcun cambiamento significativo tranne iniziative embrionali. Terzo fattore, le aziende che si sentono leader in questo processo di cambiamento sono poche; la maggior parte dichiara di essere in un frangente in cui stanno realizzando progetti pilota e sono prossimi ad introdurre cambiamenti.
Una mappa sulle dimensioni coinvolte
La ricerca BCG ha coinvolto le figure leader dirigenziali di circa 350 aziende, più di un terzo delle quali tra i C-level nei principali settori e in 47 paesi. Complessivamente le aziende coinvolte impiegano più di 6 milioni di persone. Le domande poste hanno preso in considerazione 12 dimensioni differenti ognuna delle quali incidente con il modo di lavorare. Per ognuna di queste si sono valutati i progetti in essere, i cambiamenti introdotti, i risultati conseguiti. Ecco le dimensioni:
- Organizzazione adattiva
- Diversità del talento
- Spazio e location
- Formazione continua
- Leadership "generativa" (punta a coltivare e premiare il pensiero creativo)
- Strumenti e tecnologie
- Value proposition dell’impiego
- Esg
- Relazioni con i clienti
- Modo di lavorare
- Cultura
- Modelli lavorativi
I risultati della ricerca si possono vedere nel grafico sottostante dove gli spazi grigi, sono relativi a fasi in cui le aziende sono in prossimità di esplorare il tema, oppure non stanno ancora facendo alcunché.
Le imprese non stanno investendo nello stesso modo nelle 12 dimensioni
Le attuali difficoltà
La survey BCG evidenzia che le imprese interrogate, al di là di visioni di lungo respiro a volte un po' generiche, stanno incontrando almeno tre difficoltà nel cambiare il modello lavorativo. Vediamole:
- Le iniziative chiave non sono nelle agende dei ceo;
- Le iniziate per il lavoratori deskless sono in ritardo;
- Le figure chiave in azienda, i leader, non sono sufficientemente supportate per introdurre cambiamenti.
In conclusioni vi è molto da fare. Ma soprattutto, appare poco focalizzato il tipo di cambiamento da introdurre per i lavoratori deskless che sono la stragrande maggioranza. Su di essi l'attenzione è scarsa, le iniziative assenti e in ritardo. Ma forse non per mancanza di volontà ma di visione. Ecco perché la ricerca BCG insiste sulla necessità di dare spazio a leader "generativi", in altre parole a persone in azienda visionarie che hanno intuizioni e capacità di introdurre elementi di innovazione concreti e tangibili.