Una convinzione che talvolta non rispecchia la realtà

Packaging Surgelati –

I metal detector misurano la conducibilità elettrica e il magnetismo. Diversi alimenti ricchi di acqua e di sali possono avere una conducibilità elettrica talmente elevata da interferire con la rilevazione del metal detector. È convinzione comune che nei surgelati la cristallizzazione dell’acqua riduca la conducibilità del prodotto a livelli insignificanti. In realtà il criterio di discriminazione non è “fresco rispetto a surgelato” o “umido rispetto a secco” ma è “conduttivo rispetto a non conduttivo”. La conducibilità è incrementata dal fatto che il prodotto si presenti in grandi aggregati, dalle variazioni di temperatura, dalla presenza di sali o di particolari ingredienti. La surgelazione cristallizza l’umidità riducendo al minimo la conduttività, ma questo fenomeno si verifica solo quando il prodotto è surgelato in modo omogeneo (massimo al centro -18 °C). Un prodotto surgelato solo all’esterno può dare più interferenze di un prodotto fresco, e anche le differenze di temperatura in diversi punti del prodotto o la presenza di parti non surgelate può influenzare la lettura. La formazione di condensa e lo scongelamento superficiale dovuto allo stazionamento del prodotto in un ambiente leggermente più caldo possono diventare un problema. I prodotti ben surgelati non interferiscono o interferiscono solo in minima parte con la lettura, ma ci sono alcune eccezioni: per esempio, nelle carni liofilizzate surgelate prodotte a -62 °C, l’umidità non è più un problema, ma il ferro dell’emoglobina può causare qualche residuo segnale di fondo ascrivibile al prodotto.

One metal detection myth that could affect your operation
Metal detectors measure conductivity or magnetism. Many foods, having elevated water and salt contents, show high conductivity that becomes an interfering source. Many are convinced that in frozen foods, the moisture crystallization reduces conductivity issues to the point of insignificance.Criterion isn’t actually “fresh vs. frozen” or “wet vs. dry” but it’s “conductive vs. non-conductive”. Conductivity in packaged frozen foods can generally derive from two sources: metallized films and moisture. This last effect is intensified by bulk, temperature, salt and other ingredients. One has to remember that freezing crystallizes the moisture, making it nonconductive but this happens only when the product is truly deep frozen to the core (maximum -18 °C). Crust frozen can be worse than fresh and also the variance in product temperature and the portions that are not frozen can affect the detection. Besides condensation and surface defrost on frozen products introduced to a warmer environment can quickly become a problem. Truly deep frozen products yield little or no product effect, but there are some exceptions. For instance in freeze-dried meats (-62 °C ), moisture is no more relevant as an interfering source but iron in the blood’s hemoglobin can cause some residual (magnetic) product signal.

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