Facebook colpevole di concorrenza sleale

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La sentenza di primo grado del Tribunale di Milano dichiara Facebook responsabile di violazione del diritto d’autore e di concorrenza sleale nei confronti dell'azienda italiana Business Competence

La sentenza di primo grado del Tribunale di Milano (n. 9549 del 1° Agosto 2016) dichiara Facebook responsabile di violazione del diritto d’autore e concorrenza sleale nei confronti dell’italiana Business Competence.

Si conclude dunque il processo di primo grado che vede sul banco degli imputati le società Facebook S.r.l., Facebook Inc. e Facebook Ireland LTD per atti di concorrenza sleale nei confronti di Business Competence S.r.l. e per violazioni del diritto di autore sulla banca dati rappresentata dall’applicazione Faround della stessa Business Competence S.r.l.

Il Tribunale di Milano ha inibito dunque alle tre società del gruppo Facebook ogni ulteriore utilizzo dell’applicazione del social network denominata Nearby per il territorio italiano e ha disposto la pubblicazione del dispositivo del provvedimento sui due quotidiani nazionali il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, nonché, per almeno quindici giorni, sulla pagina iniziale del sito internet www.facebook.com.

Dal suo canto Facebook ha impugnato la sentenza avanti alla Corte d’Appello di Milano che, con provvedimento datato 28 dicembre 2016, ha rigettato l’istanza di Facebook di sospensione della provvisoria esecutività della sentenza impugnata. Il giudizio definitivo dovrà ora passare ai successivi gradi di giudizio.

Chi è Business Competence. Si tratta di una Innovative Software Company. Le sue ultime piattaforme digitali sono Dogalize (Il social network per gli amanti dei cani e gatti) e Swascan (la prima piattaforma di IT Security in Cloud).

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