La pandemia, con il conseguente periodo di forzato confinamento, ha, com'è ormai noto, accelerato alcuni trend già in essere. In particolare, uno dei pochi "spill-over" positivi di tale periodo è quello riferibile alla digitalizzazione: secondo le stime di Netcomm, il lockdown avrebbe compresso i tempi di digitalizzazione del paese, facendogli compiere un salto evolutivo di 10 anni in pochi mesi. Il numero di nuovi eShopper è aumentato di 2 milioni, per un totale di 29 milioni, che stanno imponendo sempre più nuovi paradigmi di consumo, con un’impennata verticale delle vendite in settori che solo fino al 2019 erano considerati ‘emergenti’, prediligendo nuove modalità di consegna come il Click&Collect che hanno conquistato consumatori e piccoli esercenti segnando una crescita del +349% (dati Netcomm).
Catalizzare la digitalizzazione, tuttavia, non ha del tutto risparmiato il mercato del lavoro nel suo complesso, che, come rivela una ricerca di McKinsey, ha subito pesantemente la crisi in comparti come quello turistico, della vendita al dettaglio e della ristorazione, con 60 milioni di posizioni lavorative ora a rischio in Europa.
È in questo contesto in bilico tra grandi opportunità e potenziale da un lato, e rischio di pesanti conseguenze economiche dall'altro, che si inseriscono diverse azioni propositive a cura di grandi player internazionali (da Amazon, al Gruppo Facebook Inc., a TikTok, ecc.), che cercano di rilanciare l'eredità informativa della pandemia, per improntare una recovery funzionale. Tra questi attori, Google ha lanciato lo scorso 9 luglio “Italia in Digitale”: si tratta di un nuovo programma dedicato alle piccole e medie imprese italiane alla cui base vi è un investimento di 900 milioni di dollari spalmati in 5 anni. A darne l'annuncio con un Tweet è stato lo stesso Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, il quale ha specificato che il programma prevederà anche l’apertura delle due Google Cloud Region in partnership con Tim.
L'idea alla base del progetto è quella di coadiuvare la ripresa economica del Paese attraverso una serie di momenti di formazione, strumenti gratuiti e partnership a supporto delle imprese e delle persone in cerca di opportunità lavorative. "Italia in Digitale" trae forza dal successo di iniziative come Crescere in Digitale e Google Digital Training, che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa. L'obiettivo dietro questo nuovo impegno di Google è quello aggiungere ancora 700.000 persone e piccole e medie imprese al processo di digitalizzazione, arrivando a coinvolgere oltre 1 milione per la fine del 2021.
Le questioni delle competenze digitali e della strategia adottata risultano centrali per fare la differenza in un sistema complesso come quello attuale, in particolar modo se di è espressione di realtà di piccole/medie dimensioni, o addirittura di microimprese. In questo senso, sono utili gli insight offerti da realtà come eShoppingAdvisor, una piattaforma online dedicata alla web reputation degli e-commerce italiani, che ha presentato il suo primo report di analisi sul trend di crescita delle pmi e microimprese italiane.
Dal report in questione, si desumono tratti in linea con quanto osservato anche da Netcomm, per cui, nel trimestre aprile-giugno 2020, ovvero nel periodo più critico della pandemia da Covid-19, la crescita di iscrizioni di eCommerce sulla piattaforma ha riguardato tutti i comparti merceologici, con particolare attenzione agli accessori (+428%), all’abbigliamento donna (+375%) e uomo (+366%), agli alimenti tipici (+341%).
Un ulteriore elemento che permette di leggere meglio il contesto è quello relativo alle recensioni, che sottolineano e riflettono le preferenze di acquisto online dei consumatori nei confronti delle pmi e microimprese italiane: il trend, registrato nel periodo aprile-giugno 2020, vede un aumento di recensioni rispetto al trimestre precedente soprattutto nell’ambito di abbigliamento (+366%), alimenti tipici & biologici (+186%), bevande & liquori (+354%), alimenti freschi (+246%), ma anche cosmetici (+466%) e accessori abbigliamento (+419%).
"Puntare sulle recensioni e sul miglioramento della propria brand awareness diventa in questo momento vitale per ogni impresa che decida di intraprendere la strada della trasformazione digitale", afferma Andrea Carboni, Ceo di eShoppingAdvisor. "[...]Emerge quanto la multicanalità di approccio alla vendita sia ormai fondamentale, soprattutto per le pmi e le microimprese italiane".