Tq Braille: un nuovo QrCode per non vedenti che rende il packaging inclusivo

Ecco come funziona il nuovo codice con cornice punzonata presentato da Arti Grafiche Parini e patrocinato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Si chiama Tq Braille ed è in nuovo codice Qr presentato in occasione della Giornata Nazionale del Braille da Arti Grafiche Parini con il patrocinio di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici). Lo strumento, applicabile sul packaging di qualunque prodotto, consente ai  consumatori con menomazioni visive, che in Italia sono oltre 2 milioni, di accedere alle informazioni sulla referenza attraverso il sistema Braille.
Dichiarazioni nutrizionali, istruzioni d’uso, direttive per lo smaltimento e non solo: il QrCode rende tutto facilmente accessibile attraverso sistemi di screen reader come VoiceOver di iOS e Talk Back di Android. Il tramite è una stampa a punti che può essere eseguita su diverse aree della confezione, con dimensioni diverse e su svariati tipi di materiale da imballaggio, come si legge nella relativa nota aziendale.

Tra le prime aziende che introdurranno Tq Braille su alcuni dei loro packaging figurano Costadoro Spa, Candioli Srl e Caseificio Pugliese F.lli Radicci Spa. Queste collaborazioni saranno presentate in occasione di Horeca Expoforum a Torino, dal 17 al 19 marzo, evento che vedrà la partecipazione di Arti Grafiche Parini nello stand di Exclusive Brands Torino.
"Vogliamo che con Tq Braille si compia un vero passo in avanti per quanto riguarda i diritti del consumatore, declinandoli in un mondo sempre più inclusivo e accessibile. I primi riscontri delle aziende food & beverage e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con cui stiamo lavorando fin dai primi step del progetto, dimostrano che siamo sulla buona strada. Per noi è una sfida molto ambiziosa anche dal punto di vista degli investimenti e delle risorse interne coinvolte", sottolinea Alberto Parini, Ceo & founder di Arti Grafiche Parini.

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