Terremerse conferma il proprio bilancio 2020, in crescita rispetto all'anno precedente: un giro d'affari che nel 2020 si attesta a circa 160 milioni di euro (ossia con oltre 10 milioni in più rispetto al 2019), mentre il bilancio consolidato raggiunge i 179 milioni di euro.
Risultati che vengono commentati con evidente soddisfazione da Emilio Sabatini, direttore generale di una cooperativa multifiliera attiva nel settore agroalimentare, con una propria sezione O.P. Ortofrutta, costituita da oltre 5.600 soci cooperatori e sovventori, organizzata grazie al lavoro di più di 50 consulenti e tecnici agricoli, cui si aggiungono 400 dipendenti e collaboratori.
“Il 2020 è stato un ottimo anno in termini di risultati economico-finanziari per Terremerse. Risultato economico e accantonamenti prudenziali irrobustiscono la nostra struttura patrimoniale in modo consistente. Inoltre, il flusso di cassa prodotto nel 2020 ha consentito di abbattere il debito finanziario per oltre 8 milioni di euro”. A sottolineare il frutto di un lungo percorso strategico e organizzativo, volto a perseguire obiettivi mutualistici, sociali e di solidità aziendale, anche le parole del Presidente Marco Casalini: “Un fattore che ci preme sottolineare e sul quale abbiamo fortemente lavorato nel corso del 2020, è il successo dell’operazione Pempacorer: abbiamo integrato la nostra Organizzazione di Produttori (O.P.), sia come struttura operativa sia come base sociale. Questo ha una valenza strategica straordinaria per Terremerse, rendendola un’azienda unica in Italia nel suo genere –ossia multifiliera e con una propria sezione O.P.- che nel 2021 produrrà un fatturato di oltre 220 milioni di euro”.
Grazie a una struttura organizzativa che configura un modello cooperativo, unitario e allo stesso tempo diversificato, da oltre 100 anni, Terremerse interpreta l’evoluzione della domanda del mercato per orientare le produzioni verso le innovazioni delle Agroforniture, della Ricerca e Sviluppo, dell'Impiantistica e Irrigazione, dei Cerealproteici, dell'Ortofrutta, delle Carni, offrendo servizi integrati a soci e clienti.
In particolare per il comparto delle carni – riferiscono dall'azienda - le restrizioni alla mobilità legate alla pandemia hanno incentivato fortemente i consumi domestici e riproposto modelli alimentari tradizionali. Ciò si è tradotto in un forte incremento delle quantità vendute (+17%) e la contemporanea crescita delle marginalità, generata da prezzi sostenuti dalla domanda e dall’abbassamento dei costi delle materie prime, ha determinato un recupero sensibile della redditività operativa del comparto (+1,7 milioni di euro). Il comparto Carni ha rappresentato dunque per Terremerse la migliore sorpresa del 2020.
Per gli atri settori di attività della Cooperativa, il forte miglioramento del Settore Cereali, la conferma dell’eccellente performance delle Agroforniture, il solido equilibrio dell’Ortofrutta, con la novità del Progetto Nocciolo, hanno supportato l’importante crescita di fatturato, che si è attestato a 159,8 milioni di euro, in aumento per oltre 10 milioni rispetto al 2019, mentre quello del bilancio consolidato a circa 179 milioni.
Risultati economici che perseguono una sostenibilità “a tutto campo” - come la chiamano a Terremerse - capace di abbracciare tutela ambientale e attenzione sociale, sviluppo economico e innovazione. “Un obiettivo da raggiungere con scelte concrete e condivise: dall’utilizzo virtuoso delle tecnologie più evolute alla selezione degli agrofarmaci di nuova generazione, per aumentare la produttività nella tutela dell’equilibrio ambientale, esaltare la qualità delle colture e premiare il lavoro dei nostri soci. Per Terremerse l’eco-efficienza è una promessa da mantenere giorno dopo giorno, per rendere ogni prodotto agricolo un bene comune e fondamentale, sempre accessibile a tutti. È questo il grande impegno di tutti”.