I dati sono tanti, spesso frammentanti e ardui da tradurre in informazioni concrete e strategiche. E se si riesce a farlo spesso non è in modo fluido e automatizzato. Uno scenario riguardante tutti i business, ma ancora più sfidante per il retail, che fatica ad accorpare i numeri e ad avere una visione d'insieme, considerata la crescente quantità e qualità di touchpoint offerti al cliente finale, dai punti di vendita all'eCommerce (e non solo).
In questo scenario arrivano spesso le start-up innovative ad offrire una soluzione tecnologica per colmare il gap di mercato, ed efficientare i processi. Vere e proprie imprese emergenti che non sono frutto di idee studentesche, ma di professionisti che dopo una lunga esperienza settoriale decidono di intraprendere una nuova strada in proprio.
Questo lo scenario in cui si colloca il lancio di Myndo, ecosistema digitale che semplifica e automatizza l’attività di gestione e reporting delle campagne di marketing relative a tutti i canali. A lanciarlo sono quattro co-founder con una lunga esperienza manageriale nel settore: la Ceo Giulia Biesuz, ex numero uno di Ebiquity Italia; la Cmo Giorgia Palazzo, prima responsabile digital nel mondo agenzie; il Cto Giacomo Macchiella, sviluppatore esperto in SaaS per l’advertising; e il Coo Gabriele Biesuz, che completa il team con il suo background globale in ambito omnicanale.
Parliamo di una suite di strumenti digitali che mirano a efficientare tutto il flusso pubblicitario, supportando sia la governance che l’operatività attraverso pianificazione, generazione di report, dashboard e gestione della consuntivazione. Il tool è flessibile e può essere integrato nella sua interezza o in parte, attraverso moduli selezionati, con il supporto e la consulenza passo a passo degli esperti del team Myndo.
“Dopo 20 anni a contatto con agenzie pubblicitarie e multinazionali dei più svariati settori di business, mi sono accorta di quanto sia complesso per loro riunire tutti i dati relativi alle campagne e trasformarli in informazioni strategiche. Non si hanno processi semplici ed efficienti per farlo, né i giusti strumenti, al massimo si delega alla capacità del singolo, che per quanto bravo difficilmente potrà essere esaustivo, ed impiegherà comunque tantissimo tempo”, spiega Giulia Biesuz, Ceo e co-founder Myndo: “Con Myndo vogliamo colmare questo importante gap di mercato e contribuire a un futuro dove la tecnologia libererà sempre di più le persone da mansioni farraginose, aiutandole ad esprimere al meglio il loro potenziale”.