Strategie di influencer marketing: i casi di Caudalie e Yves Rocher

Il primo brand ha aumentato l'awareness con nano e micro influencer, il secondo ha promosso un prodotto best seller. I dati presentati da Skeepers

L'influencer marketing continua a crescere lato budget e ad evolvere lato strategie, strumenti e natura stessa dello scenario. Uno dei temi chiave per il futuro sarà proprio un diverso rapporto tra aziende e influencer, lato produzione di contenuti e non solo.

Centrale, in questo senso, l'ascesa dei brand-persona e la necessità di trarre ispirazioni da questi ultimi per imparare un marketing conversazionale, come ci ha ben spiegato il giovane imprenditore digitale di successo Dario Vignali.

Un contesto dove il settore del beauty è da sempre stato, insieme al canale Instagram, uno dei principali protagonisti. Vediamo allora due esempi di strategie adottate da brand del comparto insieme a Skeepers (soluzioni SaaS di customer engagement e marketing one-to-one) e i relativi risultati resi noti dall'azienda stessa. Si tratta di case history che ben concretizzano alcune delle tendenze in atto, come il ricorso a influencer dal numero più basso di follower ma con una migliore capacità di coinvolgere il pubblico, nonché un'immagine più autentica e "in target". Stesso discorso per la trasformazione di alcuni influencer in veri e propri content creator al servizio del marchio.

Il caso di Caudalie

Caudalie, azienda di cosmetici naturali, ha deciso di utilizzare la soluzione Skeepers Influencer Marketing per accrescere la sua fama su Instagram attraverso l’utilizzo di nano e micro influencer. Realizzate allo scopo campagne continuative con profili selezionati per il mercato francese grazie alla tecnologia di targeting della piattaforma. Grazie ai diritti di immagine inclusi nell'offerta, Caudalie ha poi riutilizzato i contenuti prodotti dagli influencer integrandoli direttamente nella propria strategia editoriale, rafforzando al contempo i suoi legami con i content creator, diventati così veri e propri brand ambassador. In due mesi di campagne, Caudalie ha ottenuto i seguenti risultati: 50 post generati, un tasso di engagement del 4,33% e oltre 18mila interazioni.

Il caso di Yves Rocher

Yves Rocher, altro brand attivo nel mondo della cosmesi, aveva come obiettivo di promuovere un prodotto best seller, raggiungendo un vasto pubblico e generando contenuti di qualità. Anche in questo caso, in Francia, l’azienda ha deciso di collaborare con micro e nano influencer. La campagna ha consentito al brand di raggiungere 2 milioni di utenti su Instagram, generando 8.500 commenti. I post hanno ottenuto 74.000 "mi piace" e un tasso di engagement del 4%. Il beneficio, anche in questo caso, è stato quello di poter condividere i contenuti creati dagli influencer anche sui canali social del brand, ottenendo una maggiore diffusione, grazie alla qualità e all’autenticità dei post.

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