Il 2021 è stato un anno positivo per il mondo dell’innovazione in Italia: gli investimenti in start-up, secondo l’Osservatorio Politecnico di Milano, hanno raggiunto valori mai visti prima, abbattendo la soglia del miliardo di euro, +118% rispetto al 2020. Ammontano a 16.000 le start-up e le Pmi innovative, con una crescita vicina al 25% rispetto all’anno precedente. UniCredit serve già il 18% di questo mercato. "E siamo pronti a supportare ancora di più i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione italiano -aggiunge Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia- non solo dal punto di vista finanziario, ma promuovendo collaborazioni tra nuovi comparti produttivi e intercettando traiettorie di business in ottica di sostenibilità. L’accordo siglato con G-Factor rientra in questa strategia e rinnova il nostro impegno a sostenere gli investimenti in progetti all’avanguardia”.
L'obiettivo della convenzione siglata da UniCredit e G-Factor, incubatore e acceleratore della Fondazione Golinelli, è sostenere e agevolare lo sviluppo dell’imprenditoria innovativa a vocazione hi-tech. L’accordo, firmato da Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia, da Antonio Danieli, amministratore unico di G-Factor, e da Andrea Zanotti, Presidente della Fondazione Golinelli, prevede per le start up e le Pmi innovative seguite dall’acceleratore la possibilità di fruire di risorse finanziarie destinate al supporto dei progetti e alla crescita delle aziende; e di ottenere facilitazioni per l’accesso ai prodotti del Gruppo bancario.
UniCredit favorirà anche l'ingresso delle start up e Pmi innovative afferenti alla Community G-Factor, in Start Lab, la piattaforma di business e innovazione del Gruppo bancario dedicata a start up e PMI italiane ad alto potenziale. Grazie a Start Lab, giunto alla sua nona edizione, UniCredit ha analizzato più di 6.000 progetti imprenditoriali di nuova generazione e accompagnato oltre 400 start up verso percorsi di crescita.
Come sottolinea Antonio Danieli, amministratore unico di G-Factor e direttore generale di Fondazione Golinelli, nelle fasi preliminari di una start up (pre seed, seed e early stage) si tende a dipendere troppo dai premi e dalle erogazioni (grant) a fondo perduto, e a vedere come unica alternativa possibile la raccolta fondi (fundraising) cedendo subito quote significative di capitale. "A questi stadi di sviluppo precoci -aggiunge Danieli- sono pochi i fondi specializzati, i venture capitalist e le corporate che si affacciano, in quanto i deal rischiano di essere ancora poco efficienti e rischiosi". La partnership tra UniCredit e G-Factor si innesta in questa fase delicata per diventare strumento fondamentale che combina finanza e know-how scientifico, alzando il livello delle garanzie di sopravvivenza delle giovani aziende.