“Verde Latte Rosso” è il titolo della campagna di comunicazione incentrata sul latte italiano presentata da Alleanza Cooperative Agroalimentari al Ministero delle Politiche Agricole Forestali e del Turismo. “Il nostro modo di operare si basa sulla collaborazione e non sulla rivendicazione” ha spiegato Gianpiero Calzolari, coordinatore settore lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari, illustrando il progetto che ha l’obiettivo di valorizzare il latte italiano. “Grazie a fake news del tutto prive di fondamenti scientifici, il latte è passato dall’essere un elemento cardine della dieta degli italiani, a diventare oggetto di denigrazione”.
Un consumatore su quattro negli ultimi anni ha deciso di abbandonare il latte. “Si tratta di ristabilire la verità, non di fare promozione” ha aggiunto Calzolari. "Il consumo di latte in Italia è sceso del 30% negli ultimi 6 anni, ed è aumentato, invece, il numero degli intolleranti, ma ancor di più sono coloro che pensano di avere problemi con il latte senza, in effetti, averne alcuno”. La campagna non è incentrata sui benefici del latte, ma a far capire l’eccellenza del prodotto italiano. Nel Belpaese esistono infatti 400 tipi di formaggi, di cui 53 DOP che ci rendono leader mondiali nella produzione casearia di qualità. Siamo leader anche nelle esportazioni, senza contare la notorietà globale del nostro gelato artigianale, del parmigiano, della mozzarella.
Con l’11% della produzione destinata al latte da bere, siamo gli ultimi in Europa per consumo di questo alimento
Il presidente dell’Alleanza Cooperative Agro Alimentari, Giorgio Mercuri, è chiaro: “E’ una campagna su cui noi abbiamo deciso di investire, perché le fake news mortificano i nostri allevatori e i loro sacrifici”. “Alle Istituzioni – ha detto rivolgendosi al ministro – chiediamo solo di supportarci nella comunicazione”.
Appoggio incondizionato dal ministro Gian Marco Centinaio: “Io bevo latte la mattina e prima di andare a letto, e sto facendo fare la stessa cosa a mio figlio: stiamo entrambi benissimo e di conseguenza qualcuno in rete racconta delle balle, da cui non ci dobbiamo difendere, ma contrattaccare in modo diretto”.
“Inoltre – ha aggiunto Centinaio - dove ci sono gli allevatori rimangono vivi anche gli alpeggi; bisogna evitare lo spopolamento e supportare le famiglie che fanno questo lavoro producendo eccellenze che il mondo ci invidia”.
Mercuri fa osservare il peso di questo settore cooperativo che rappresenta circa 700 imprese con 27.500 stalle che producono il 70% della materia prima nazionale, ovvero 7 milioni di tonnellate di latte e quindi contribuisce al sistema lattiero caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro che corrisponde al 50% del fatturato complessivo e un valore dell’export che ammonta a circa 560 milioni pari al 45% del valore totale dell’export dei formaggi. “Mi piacerebbe – ha concluso il ministro Centinaio – che, non solo all’estero, ma sugli scaffali dei nostri supermercati i consumatori scegliessero il latte prodotto nel nostro Paese”.