Spesa delle famiglie, per fine anno un “rimbalzone” di 60 miliardi

Da sinistra, Ettore Papponetti (head of commerce & leasing di Nhood), Francesco Montuolo (executive vice president Confimprese) e Massimiliano Valerii (direttore generale Censis)
La spesa delle famiglie supererà i 1.000 miliardi a fine 2021. Lo prevede il 2° Rapporto Censis-Confimprese, realizzato con il contributo di Nhood

Il 2° Rapporto Censis-Confimprese, realizzato con il contributo di Nhood, evidenzia dati piuttosto ottimistici, nonostante l'atmosfera generale in Italia sia -sono impressioni di chi scrive- anche peggiore dell'anno scorso. La spesa delle famiglie supererà i 1.000 miliardi di euro a fine 2021. Dopo il +14,2% nel secondo trimestre (con una netta inversione di tendenza rispetto al -5,4% registrato nel primo trimestre), quest’anno i consumi aumenteranno di 60 miliardi rispetto al 2020. Cresce la voglia di canali fisici del retail: il 65% degli italiani vuole tornare nelle piazze dello shopping.

Complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi. Se non ci saranno nuovi stop sanitari, a Natale si prevede una spesa di almeno 9 miliardi in più rispetto alle passate festività.

Sono 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all’impossibilità di poterli utilizzare durante la pandemia, ora sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid. Usciti dall’emergenza, il 57,2% degli italiani tornerà a spostare soldi dal risparmio ai consumi, per andare oltre le scarsità imposte dal periodo recente.

Il ritorno del retail

Il "rimbalzone" dei consumi sarà favorito dalla stanchezza degli italiani, per troppo tempo costretti in casa e ormai saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite. Il 51,9% non sopporta più gli incontri da remoto per il lavoro, lo studio o le relazioni interpersonali. Il 52,8% ritiene che il digitale sia eccessivamente presente nelle proprie vite e che ora c’è bisogno di un riequilibrio con il mondo fisico. Il 65% (il 77,4% tra i giovani) vuole tornare a trascorrere tempo fuori casa per incontrare gli amici, mangiare insieme, divertirsi, fare shopping. L’insofferenza per i divieti e la vita da remoto spingerà in alto il retail.

Il 64% degli italiani ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici, nei centri commerciali, nelle piazze dello shopping, anche riducendo il ricorso all’eCommerce. Lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%). La normalità per gli italiani è fatta anche di shopping fisico, da cui traggono emozioni e benessere.

I nuovi driver degli acquisti

Utilizzare ogni tipo di informazione disponibile per decidere cosa acquistare e dove farlo: ecco il potere rinforzato del consumatore con cui il retail dovrà misurarsi. Il 64,9% degli utenti di internet cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi. Il 53,4% confronta i prezzi dei prodotti e servizi per valutare le diverse opzioni. È questo l’importante contributo del digitale: i consumatori sono diventati più forti grazie ai flussi informativi facilmente accessibili a chiunque e ovunque per giudicare, scegliere, acquistare. L’eCommerce è ormai una realtà consolidata: il 51,6% degli internauti (il 62,3% delle persone più istruite, il 64,6% dei 30-44enni) ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo mese. Dopo la pandemia ogni consumatore costruirà la sua spesa personale combinando canali fisici del retail e eCommerce.

"È un’Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo i diciannove mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail -commenta Mario Resca, presidente di Confimprese-. La stabilità del governo Draghi, la ripresa dell’economia italiana, che è tra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell’Italia post Covid-19. Oggi qualche incognita potrebbe provocare temporanee frenate, come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l’inflazione. Per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale".

Il Rapporto è stato presentato da Francesco Maietta, responsabile dell’area politiche sociali Censis, e discusso da Francesco Montuolo, executive vice president Confimprese, Ettore Papponetti, Head of Commerce & Leasing Nhood Italy e Massimiliano Valerii, direttore generale Censis.

"Phygital, esperienzalità e sostenibilità sono tra le tendenze evidenziate dal rapporto stilato da Censis e Confimprese e trovano nel centro commerciale un luogo ideale di realizzazione, sia per la naturale conformazione e grandezza dei suoi spazi, sia perché la sinergia tra proprietà, gestione e operatori può fare la differenza nel rendere i luoghi d’acquisto fisici attrattivi e desiderabili quanto quelli digitali -spiega Ettore Papponetti, Head of Commerce & Leasing Nhood Italy-. Siamo già al lavoro su questi punti chiave, sia negli asset attualmente gestiti che in quelli in via di sviluppo, come Merlata Bloom Milano: siamo infatti fortemente orientati verso progetti costruiti in partnership con i tenant e che generino un triplo impatto positivo  (le tre P di Persone, Pianeta, Profitto), considerando sempre quest’ultimo come una naturale conseguenza di un’attività sostenibile".

 

 

 

 

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