Presentato oggi nella sala convegni BPER di Milano, a due passi da Piazza Affari,il libro "Comunicazione, marketing e sostenibilità ambientale" pubblicato da Giappichelli, è frutto di un lavoro a più mani: vi hanno contribuito, oltre all'avvocato Massimo Tavella, anche Federico Unnia, Mario Esposito, Pierluigi Perri, Daniele Guarnieri, Marta Schiraldi, Barbara Mazzi, Jacopo Ciani, Daniele Cerulla e Fabrizio Lala. Il volume offre uno spaccato della normativa vigente, la sua genesi e i principi che sottendono un corretto agire nella comunicazione d’impresa, in tutte le sue sfaccettature. Sono inoltre presentate le esperienze di una grande impresa (Nestlé Italiana) e una panoramica dei casi concreti più significativi registrati a livello internazionale.
Oggi, un'altra grande impresa del largo consumo era presente in sala, rappresentata dal suo presidente e amministratore delegato, Mara Panajia: Henkel Italia. Mara Panajia è un'eccezione, non la regola, come ha ricordato Ivo Ferrario, direttore comunicazione e relazioni esterne di Centromarca. In effetti, la scarsa presenza di donne nei board e nelle supreme gerarchie aziendali è un tema tutt'altro che estraneo alle tematiche Esg. “La sostenibilità è parte integrante del nostro modo di fare impresa, un percorso che abbiamo iniziato molto tempo fa, ben prima che fosse un argomento di così grande interesse -spiega Mara Panajia-. Siamo consapevoli di avere una grande responsabilità, con oltre 170 siti produttivi nel mondo e milioni di persone che ogni giorno usano i nostri prodotti. Per questo ci siamo dati obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030 e lavoriamo per abbattere l’impatto ambientale dei nostri processi andando oltre la neutralità carbonica, promuovere l’economia circolare e contribuire al progresso delle comunità in cui operiamo. Allearsi con l’intera catena del valore e i consumatori è fondamentale: soltanto insieme possiamo fare la differenza”.
Sostenibilità è una parola oggi usatissima, anche troppo, come ha giustamente ricordato Nicola Saldutti (Corriere della Sera), moderatore del convegno. La sostenibilità, intesa come capacità e livello dei prodotti, dei servizi, e delle imprese, di adeguarsi alle normative e agli standard richiesti oggi per meritare una promozione ambientale e sociale (a diversi livelli) In effetti, che senso ha dire sostenibilità in sé? Ci dev'essere almeno un termine/ambito di applicazione, altrimenti si rischia di andar per farfalle. Con una progressione iniziata una quindicina d’anni fa, divenuta ancor più forte negli ultimi mesi, il tema della sostenibilità ha acquisito una pervasività quasi totalizzante, divenendo un fattore comune a moltissime iniziative comunicazionali delle imprese. Se non si trattasse di un argomento fondamentale per le sorti stesse del pianeta, la si potrebbe catalogare come una moda, un trend che, con sfumature diverse, moltissime aziende hanno ritenuto più o meno correttamente di adottare. Tuttavia, rispetto agli illeciti tradizionali in materia di comunicazione commerciale, quelli che attengono la sostenibilità non danneggiano soltanto i consumatori e le imprese concorrenti, ma anche, e soprattutto, l’ambiente.