Un marketing sempre più da vedere, in un contesto dove al primo sguardo è necessario saper catturare, parlare, farsi ricordare dal consumatore. L’estetica della comunicazione, nei risvolti più concreti del termine, diventa allora un elemento chiave per una brand identity di successo. Coloro che ne snobbano la rilevanza non si distinguono, soprattutto sull’online, ancor di più sui social network. Basti pensare che i post che su Facebook sono accompagnati da immagine riscuotono in media il 53% di like in più.
A ricordarlo è l’esperta grafica Poppie Pack, che in proposito ha scritto anche una branding guide, destinata alla Canva’s design school. Ecco le sue 5 regole.
#stile L’identificazione con il marchio deve essere immediata con una sola occhiata. È importante dunque elaborare una propria cifra che sia riconoscibile, ma anche appropriata per il comparto e il target di riferimento. Fate ricerca online per capire cos’è popolare nel tal settore, quali colori, caratteri tipografici, filtri. Se vi rivolgete ai consumatori young osate con immagini energiche e stimolanti, mantenendo i contenuti freschi e avvicenti. Un caso da prendere ad esempio? Il sito di vintage clothing Nasty Gal, che via Instagram coinvolge 1,5 milioni di followers.
#influencer Trovare utenti popolari e influenti con i quali ci si vorrebbe “alleare”, seguirli e mostrare apprezzamento per i loro contenuti, entrando in contatto con loro e traendo ispirazione, prima di tutto dall’uso degli hashtag più funzionanti. Stando alle ricerche dovrebbero essere almeno tre e, se azzeccati, possono aumentare la visibilità del 110%, ma per essere davvero efficaci meglio usarne di più.
#programma Non è necessario restare tutto il tempo attaccati a dispositivi mobile e computer, basta usare i programmi ad hoc per automatizzare il lavoro di pubblicazione con un calendario che rende l'attività di engagement più incisiva ed equilibrata, nonché capace di sfruttare al meglio le fasce orarie. Qualche nome? Coshedule, Buffer, Hootsuite, Latergramme e TailwindApp.
#dimensioni Contano. Perché ogni social network ne prevede di diverse e un’immagine non risulta incisiva se non è ottimizzata dal giusto taglio e non ha il giusto rapporto di grandezza rispetto allo scritto. Su Facebook, ad esempio, il testo dovrebbe rappresentare meno del 20% dell’immagine, incluso quello di un eventuale luogo.
#canale I consumatori si differenziano per tipo di social preferito, spesso in relazione alla loro fascia d’età. I giovani-adulti tra i 18 e 29 anni, pur rimanendo attivi con il profilo su Facebook, si stanno spostando altrove, in particolare su Instagram (53%), a differenza degli adults tra i 50 e 64 anni, attivi su questo canale solo per l’11%.