L'etichetta vinicola siciliana Settesoli (marchio della cantina rivolto al canale Gdo, che comprende anche i più celebri docg/doc siculi come il grecanico, il grillo nei bianchi, e Il Nero d'Avola nei rossi), promuove una campagna di finanziamento e raccolta fondi ("fund raising") a favore del Parco archeologico di Selinunte, in provincia di Trapani, la parte occidentale della Sicilia, quella del virgiliano (canti III e V dell'Eneide) Capo Drepano dove Enea dovette lasciare il padre Anchise, ormai vicino alla fine (e credo si possa vedere tuttora la famosa stele di Anchise). Un luogo bellissimo, ma, come tutti i luoghi bellissimi in Italia, bisognosi di continua manutenzione (perché, come dicevano i greci antichi, solo "i vasi di pessimo valore non si crepano mai").
Selinunte è la più grande area archeologica d’Europa: si estende per 310 ettari, ma solo il 10% di questa superficie è fruibile. Il progetto “Settesoli sostiene Selinunte” raccoglierà fondi per migliorare principalmente il tempio C, il più importante dell’intero Parco per valore storico e architettonico.
Altri interventi programmati sono l’illuminazione della cinta muraria, il miglioramento della viabilità e dei percorsi pedonali, e la realizzazione di una nuova area di accoglienza.
Per contribuire a supportare questo progetto, da settembre 2016 tutte le bottiglie Settesoli avranno un collarino che comunica l’iniziativa di sponsorship culturale: acquistando una bottiglia sarà possibile contribuire automaticamente con 10 centesimi. Non mancheranno le collaborazioni con banche, media partner, aziende siciliane in vari settori.
Ricordiamo che l'Art Bonus dà la possibilità di usufruire di credito d’imposta del 65%.
Una campagna pubblicitaria televisiva per comunicare questo "fund raising" andrà in onda in autunno 2016.
Settesoli viene commercializzato nella Gdo un prezzo compreso fra 4 e 5 euro. Si è imposto negli ultimi 6 anni come esempio di vino siciliano in Italia e con progetti di "global branding" che partono dall’Europa (Germania, Svizzera, Danimarca, Olanda, Inghilterra) e si estendono a Stati Uniti, Giappone e Cina. È una cooperativa di 2.000 soci che coltivano 28 tipi di uve differenti su un totale di 6.000 ettari (la più grande varietà di uve in Sicilia) ed è da sempre attenta allo sviluppo sociale, ambientale e culturale del proprio territorio, nella costa sud occidentale della Sicilia.
Artefice di questo progetto è un manager famoso e importante, Vito Varvaro, ex Ceo Procter & Gamble, oggi Presidente di Cantine Settesoli, docente Luiss-Roma, membro dei CdA di Piaggio e Lanificio Vitale Barberis Canonico, Tesoriere di "Save the Children".
"Cantine Settesoli è una cooperativa vinicola che dà lavoro al 70% delle famiglie di Menfi -commenta Varvaro- e sa che il gioco di squadra è fondamentale per vincere. Unirsi, fare sistema è l’unico modo per riuscire a tutelare l’immenso patrimonio artistico italiano e per incrementare lo sviluppo economico, turistico e culturale del territorio e della comunità”.