Sempre più packaging sostenibile nel carrello della spesa

carrello packaging sostenibile
L'Osservatorio packaging del largo consumo Nomisma a Marca racconta la sostenibilità nel carrello della spesa. Focus sul packaging sostenibile.

L'Osservatorio packaging del largo consumo di Nomisma illustrato a Marca da Emanuele di Faustino racconta l'approccio degli italiani alla sostenibilità nel carrello della spesa nel largo consumo, con un focus sul packaging sostenibile. L'attenzione all'ambiente anche per i contenitori dei prodotti sembra una strada certa, pur con tutti gli ostacoli legati al contesto economico. Alla presentazione è seguita una tavola rotonda.

Carrello e packaging sostenibile

Il carrello degli italiani è sempre più green e anche il packaging dei prodotti ha un ruolo in questa scelta. Si tratta di un paniere di 36.067 prodotti nel 2022, per un valore alla vendita di 15,4 miliardi di euro cresciuto del +8,6% rispetto all'anno precedente.

55% "Per me è importante acquistare prodotti alimentari e bevande realizzate da aziende attive sui temi della sostenibilità ambientale"

50% "Preferisco fare la spesa alimentare presso insegne attive sui temi della sostenibilità ambientale"

Nell'idea che i consumatori hanno della sostenibilità di un prodotto il packaging ha un peso significativo: al terzo posto tra gli elementi che contribuiscono a far sì che un prodotto venga percepito come sostenibile c'è la confezione riciclata o riciclabile. Questo elemento è citato dal 44% degli intervistati nella risposta multipla, per il 18% è il terzo elemento più rilevante. Al primo e secondo posto della classifica, la modalità di produzione e l'origine dei prodotti e delle materie prime.

Cosa significa un packaging sostenibile nel food? I due elementi più citati dagli intervistati sono l'assenza di imballaggi in eccesso e il fatto che la confezione sia interamente riciclabile. Nell'elenco appare anche il prodotto venduto sfuso, il riuso, la corretta comunicazione sul riciclo.

L'Osservatorio si concentra anche sui materiali: per le bevande, quelli percepiti come più sostenibili sono il cartone per bevande, il vetro e la plastica riciclata. Se si parla di conserve di verdure e sughi, sono vetro, cartone per alimenti, latta/alluminio, plastica riciclata.

Packaging sostenibile e acquisti

La sostenibilità del packaging pesa rispetto a ciò che viene messo nel carrello. Addirittura, spinge a provare prodotti nuovi o a cambiare brand, soprattutto verso la mdd. Sono a marchio del distributore la maggior parte dei prodotti alimentari acquistati per le confezioni sostenibili.

68% ha acquistato un prodotto mdd (food o beverage) perché aveva una confezione più sostenibile di quella di altre marche

54% ha acquistato un prodotto di una marca diversa dal solito, perché aveva una confezione più sostenibile

49% ha acquistato prodotti nuovi, mai provati, perché avevano una confezione più sostenibile

54% potrebbe smettere di acquistare un prodotto se non avesse packaging sostenibile

40% nel 2024 aumenterà la ricerca di acquisti con pack sostenibile.

Gli italiani che rientrano in questo 40% sono soprattutto della Gen Z (46%), famiglie con figli sotto i 12 anni (45%) e con titolo di studio alto (laurea o dottorato, 45%).

La disponibilità a spendere per un packaging sostenibile

Il maggior ostacolo alla sostenibilità è il costo. Il 25% non è disposto a pagare di più, si aspetta che il prezzo sia identico al prodotto non sostenibile. Il rimanente 75% pagherebbe qualcosa in più, ma solo il 9% una cifra che va da 50 centesimi a oltre 1 euro.

Le caratteristiche che i consumatori riconoscono significative e che sarebbero disposti a pagare di più:
-senza imballaggio in eccesso (35%)
-senza plastica (33%)
-interamente riciclabile (33%)
-con materiale riciclato (30%)
-senza confezione/sfuso (28%)

L'informazione sulla sostenibilità

Come apprende il consumatore che un certo packaging è sostenibile? La fonte primaria di informazioni è l'etichetta sulla confezione, a leggerla è l'80% delle persone.

Ma ci sono altre fonti di informazione, anche se molto minoritarie (sotto il 10%): pagine web e social di consumatoti o dei produttori, richieste specifiche al rivenditore, consigli di parenti e amici.

Ed ecco i dettaglio cosa gli italiani si aspettano di leggere in etichetta. Emerge che le informazioni sul packaging hanno anche qui un peso rilevante.

53% come riciclare correttamente la confezione (il 77% ritiene importante sapere come verrà riciclata la confezione e quale sarà la sua seconda vita)

40% origine del prodotto e delle materie prime

36% impatto ambientale della confezione

32% Metodi di produzione del prodotto

26% catena di fornitura, tracciabilità di filiera

I numeri della congiuntura economica

Se uno degli aspetti cui i consumatori sono più attenti anche per l'acquisto di prodotti sostenibili è il prezzo, Nomisma ha offerto una fotografia della situazione economica in Italia, il contesto nel quale i consumatori agiscono.

Il Pil tra 2021 e 2021 è sceso, passando dal 6,6 allo 0,7 del 2023, dato che dovrebbe essere replicato nel 2024. Praticamente una stagnazione, sulla quale hanno pesato le politiche monetarie per contrastare l'inflazione.

Potere d'acquisto: -6.700 euro pro capite persi dal 2021 al primo semestre del 2023 a causa dell'aumento dei prezzo.

Inflazione: dal 2023 si è progressivamente ridotta, ma rimane alta nel food. Se il dato complessivo è dello 0,6%, nel food è ancora al 5,9%.

...e le strategie degli italiani per la spesa

Mentre i valori sono trainati dall'inflazione (+9,2% a ottobre 2023) i volumi al consumo scendono (-2,2%). Gli italiani hanno messo in campo strategie di acquisto adeguate al contesto economico. Sono l'88% ad averlo fatto per cibo e bevande, e in particolare le mosse sono state:
-Eliminare gli sprechi concentrando la spesa su ciò che è indispensabile;
-Acquistare principalmente o solo in promozione;
-Acquistare principalmente prodotti mdd. Confermato il loro ruolo chiave per il risparmio, la qualità e anche per la sostenibilità.
-Passare da un'insegna all'altra a caccia di promozioni;
-Acquistare i freschi in quantità minori e con maggiore frequenza;
-Andare più spesso al discount.

Tra le preoccupazioni rispetto al 2024 il campione di Nomisma ha citato in primis il carovita, ma anche il cambiamento climatico. E il tema della sostenibilità è entrato a far parte del quotidiano delle famiglie.

59% dichiara che la sostenibilità è un elemento valutato per le proprie scelte d'acquisto, ma non il principale

32% dichiara che la sostenibilità incide sulla maggior parte delle proprie scelte d'acquisto e di comportamento

51% dichiara di adottare con maggior frequenza scelte di consumo più sostenibili rispetto a 5 anni fa

Tra gli ambiti nei quali si presta maggior attenzione alla sostenibilità ci sono, nell'ordine:
-utilizzo energetico e idrico
-acquisto di prodotti alimentari e bevande
-mobilità e spostamenti

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La tavola rotonda che ha fatto seguito all'esposizione dei dati Nomisma a Marca 2024

L'Osservatorio Nomisma, come funziona

L'Osservatorio packaging del largo consumo, giunto al sesto anno dopo la prima edizione nel 2019, raccoglie i risultati di oltre 5.000 interviste rivolte ai consumatori più altre 19 rivolte ai rappresentanti della filiera agrifood, quindi sia nel settore industria che nella distribuzione.

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