L’innovazione nel tessile arriva da Prato, distretto manifatturiero di fama internazionale, che fa parlare di sé grazie al nuovo brevetto sviluppato da Next Technology Tecnotessile (Ntt). La società di ricerca privata iscritta all’Albo del laboratori del Miur ha infatti messo a punto un processo di riciclo ecocompatibile che consente la separazione di tutte le materie prime, favorendone il recupero e il riutilizzo in altri settori, quali l’automotive.
L’operazione apre così allo sviluppo di un business che, secondo Ntt, potrebbe generare un valore di 6 milioni di euro l’anno grazie alla produzione di 20.000 tonnellate di scarti tessili.
La società, che ha realizzato la nuova tecnologia in partnership con alcuni imprenditori, è stata costituita a Prato nel 1972 e vede il suo capitale detenuto al 60% da imprese operanti in diversi settori (prevalentemente tessile, abbigliamento, meccanica, meccanotessile e logistica) e al 40% dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca