Salvataggio Auchan, il punto di Ancd Conad sulla trattativa sindacale

Chiusa la prima fase di incontri con le sigle sindacali per l’integrazione di 109 punti di vendita, Ancd Conad ribadisce l’impegno a garantire un futuro ai lavoratori coinvolti nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie previste dalla legge

Chiusa la prima fase di incontri con le sigle sindacali per l’integrazione di 109 punti di vendita, Ancd Conad ribadisce "la volontà di andare avanti, e l’impegno a garantire un futuro ai lavoratori coinvolti nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie previste dalla legge. Ulteriori ritardi nella trattativa rischiano di compromettere l’efficacia di un piano che ha tra i suoi obiettivi primari quello di costruire un futuro per migliaia di persone, attualmente impiegate in un’azienda che versa in una crisi profonda e irreversibile".

Come riporta il comunicato di Ancd Conad, lunedì 30 settembre si è tenuto l’ultimo appuntamento della prima fase del tavolo di confronto nazionale, avviata il 27 agosto e proseguita per tutto il mese di settembre: nel quadro ipotetico di un accordo generale, le parti hanno affrontato l’esame congiunto per la definizione delle avviate procedure di consultazione sindacale previste dall’art. 47, legge 428/90 per l'innesto nella rete Conad del primo gruppo di 109 negozi, procedure per le quali a fine settembre sono di fatto decorsi i termini di legge per un’intesa.

Posizioni parzialmente convergenti

All’esito di questa prima fase del confronto, pur in assenza di un’intesa, sono state comunque discusse le rispettive proposte dell’azienda da un lato e del sindacato dall’altro, con le posizioni delle parti che sono convergenti su alcuni aspetti, ma ancora distanti su altri.

Pur in mancanza di un’intesa, ogni intervento attuato dall’azienda, con riferimento in particolare al trasferimento dei punti di vendita Auchan nella rete Conad con i relativi addetti, avviene all’insegna del pieno rispetto e dell’applicazione di tutte le garanzie e di tutti i diritti dei lavoratori previsti dalla legge, senza deroga alcuna.

Le proposte formulate al tavolo di confronto da parte di Auchan Retail e di Conad hanno riguardato non solo le condizioni da applicare ai rapporti di lavoro del personale dei negozi che passano alla rete Conad, ma anche alcune regole aggiuntive su altri aspetti legati in generale al trasferimento dei negozi e all’operazione Auchan-Conad.

Nello specifico  per quanto riguarda il passaggio alla rete Conad dei rapporti di lavoro del personale interessato, anche sulla base di quanto previsto dalla legge in materia (art. 2112 c.c.), è stato previsto:

  • passaggio con mantenimento di tutti i diritti e i trattamenti del contratto individuale di lavoro;
  • applicazione di un nuovo Ccnl-contratto nazionale del lavoro (Confcommercio o Confesercenti).

Non è prevista, invece, presso la rete Conad, l’applicazione di alcuna contrattazione collettiva di secondo livello. Mentre per la previdenza integrativa e l’assistenza sanitaria integrativa viene fatto un rimando a quanto disciplinato dai nuovi contratti nazionali applicati.

Le 6 regole aggiuntive

Per quanto riguarda, invece, le regole aggiuntive su altri aspetti legati al trasferimento dei negozi, accogliendo alcune richieste avanzate del sindacato, le proposte dell’azienda e di Conad hanno riguardato:

  • riconoscimento, a tutto il personale dei negozi trasferiti, dell’una tantum prevista dal CCNL di Federdistribuzione (alla scadenza contrattuale di marzo 2020);
  • un primo sistema di relazioni sindacali decentrate (anche a livello di singolo negozio) per attività sia di informativa (integrativa e decentrata) sia di confronto a livello decentrato (in materia di organizzazione del lavoro, ecc.);
  • impegno ad avviare un preventivo confronto con il sindacato (anche a livello decentrato) in caso di eventuali programmi di riorganizzazione e/o ristrutturazione riguardanti i negozi oggetto di trasferimento;
  • impegno a regolare, con appositi accordi, gli strumenti da applicare anche a tali negozi in caso di ristrutturazione, con l’obiettivo della "massima salvaguardia occupazionale" e del lavoro, indicando i singoli strumenti a cui fare ricorso, tra i quali anche quello della ricollocazione (da estendere anche al personale delle sedi amministrative e della logistica);
  • impegno di tutti i soggetti della rete Conad interessati al trasferimento dei negozi (sub-affittuari in particolare, proprietari dei singoli negozi) ad applicare ai lavoratori tutte le garanzie previste dalle intese sindacali;
  • impegno a proseguire il confronto per la definizione di un accordo generale.

Conad replica alle critiche di alcuni sindacati

A fronte di tali proposte e impegni, Ancd Conad ritiene strumentale la posizione di alcune organizzazioni sindacali che imputano all’azienda di non aver avanzato proposte e di aver solo respinto le richieste del sindacato o che diffondono informazioni non corrette che rischiano solo di inasprire un dialogo proficuamente avviato tra le parti e che è auspicio dell’azienda che tra le parti possa proseguire.

Sono pertanto da stigmatizzare -prosegue la nota di Ancd Conad- le dichiarazioni per le quali sarebbero a rischio "la certezza dello stipendio", la garanzia di "condizioni dignitose di lavoro", così come l’azzeramento dei diritti.

Ai lavoratori dei negozi di Auchan che passano nella rete Conad è assicurato il pieno rispetto e l’applicazione di tutte le garanzie e di tutti i diritti applicati ai lavoratori che già operano nella rete Conad, senza deroga alcuna.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome