Per gli italiani il viaggio è un bisogno essenziale. E che siano in generale disposti a rinunce non lievi lo conferma la ricerca presentata oggi da Stefano Dall’Ara e Claudio Passuti, rispettivamente presidente e direttore generale di Robintur, insieme ad Albino Russo, direttore generale Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori), e a Mirco Dondi, vice presidente di Coop Alleanza 3.0, intitolato "Le vacanze 2017 degli italiani", ricerca disponibile sul portale dell'Ufficio studi Coop che indaga sulle abitudini dei consumatori nel nostro Paese.
Con 312 agenzie in tutta Italia, a insegne Robintur e Viaggi Coop, e un fatturato di oltre 500 milioni di euro, di cui 250 diretti, realizzati nei segmenti leisure, business travel e turismo organizzato, il gruppo turistico controllato interamente da Coop Alleanza 3.0 si è rafforzato quest’anno grazie alla fusione con Planetario Viaggi: oggi il polo turistico Coop concentra la più grande rete diretta italiana di agenzie viaggi.
Quest'anno si parte con il rilancio e lo sviluppo: il nuovo logo è solo la prima tappa per arrivare a una rete di 500 agenzie sul territorio nazionale.
Nei prossimi tre anni, nello scenario disegnato dal Piano industriale Robintur, il numero di agenzie fisiche (cioè sul territorio e non solo online) salirà da 312, di cui 67 con dipendenti, fino a un massimo di 500-600, di cui 80 con dipendenti diretti. Circa 30 agenzie avranno l’insegna Viaggi Coop.
Il piano dettagliato di sviluppo territoriale è in fase di elaborazione esecutiva, per determinare bacini e formati per il presidio di ciascun territorio, anche in base alla presenza e alla rilevanza della rete di vendita Coop.
L’intero Piano prevede fino al 2019 investimenti autofinanziati per quasi 6 milioni di euro. Facendo crescere il volume di attività, Robintur punta ad aumentare la propria forza contrattuale, le sinergie e le economie di scala, per offrire promozioni e soluzioni di viaggio vantaggiose per la clientela, a partire dai soci Coop, unite al servizio di orientamento e consulenza.
Si rinuncia a tutto (o quasi) pur di una vacanza
Ma entriamo nel dettaglio della ricerca. Il 76% degli italiani sarebbe disposto a fare economia su pranzi e cene al ristorante, il 74% sulle attività sportive, il 68% sull’abbigliamento e il 67% abbandonerebbe addirittura la cura del proprio corpo.
Un italiano su tre è disposto a imporsi sacrifici monetari anche sul carrello della spesa. Il viaggio come vera e propria passione, riconfermata dal sondaggio realizzato da Coop per il suo portale www.italiani.coop (1.000 interviste, un campione rappresentativo della popolazione italiana 18-65 anni, periodo di rilevazione 27 marzo-3 aprile 2017).
Fra i dati salienti della ricerca e del sondaggio, spicca quel 10% in più di italiani che prevedono/vogliono andare in vacanza questa estate rispetto al 2016 (erano il 76% nel 2016 e saranno in previsione l’84% nel 2017). Mare ed estero incrementano il tasso di attrattività turistica, e anche se 4 italiani su 10 scelgono ancora la vacanza a basso costo e sobria ("no frills"), sembra ritornare il desiderio della vacanza da signori, in albergo o in un villaggio magari anche in crociera (+24% le intenzioni di questa tipologia di viaggio rispetto al 2017).
Un italiano su due ha già prenotato o comunque lo farà a breve (52% degli intervistati), crescono del 28% le intenzioni di viaggio per vacanze itineranti e all’insegna della natura.