La recente normativa (1) che obbliga tutti gli esercizi commerciali ad accettare pagamenti digitali, pena una doppia sanzione pecuniaria in caso di rifiuto, rappresenta un passo decisivo nella digitalizzazione del Paese e porterà certamente vantaggi importanti al tessuto economico. La riduzione dell’utilizzo dei contanti presenta diversi vantaggi, molti dei quali già sperimentati dalla GDO ma che potranno essere anche del piccolo retail. In particolare, la possibilità di facilitare il cliente, di allargare la customer base soprattutto in un contesto turistico come quello italiano e, aspetto molto importante, non dover mai rinunciare a una vendita per assenza di POS.
Le carte di pagamento fisiche e virtuali rappresentano infatti un elemento sicuro e di fiducia nella relazione tra retailer e fornitore, come anche tra cliente e retailer. Non solo. L’uso di queste tecnologie per i pagamenti B2B, per esempio, a differenza di altri metodi di pagamento, è protetto da regole certe e univoche in tutto il mondo. Questo permette di operare in sicurezza anche verso soggetti nuovi. Tutto questo con forme di pagamento quali i contanti, gli assegni o il credit transfer, ad esempio, non avviene.
Carte prepagate e carte di debito: micro-pagamenti senza problemi
“Le carte di debito, come Visa Business a esempio, sono strumenti ottimali per tutti gli acquisti di materiale, per approvvigionamenti rapidi o nelle emergenze”, sottolinea Luca Moroni, Head of Visa Business Solutions, Southern Europe. “Si tratta di uno strumento semplice e sicuro che permette al titolare dell’esercizio di delegare in sicurezza al personale dell’amministrazione pagamenti urgenti o ricorrenti, evitando anticipi di cassa che poi sono spesso molto complicati da riconciliare, e dispendiosi in termini di tempo".
La gestione spicciola del punto di vendita, per esempio, può proporre diverse occasioni riconducibili ad acquisti occasionali che comprendono tantissime casistiche: dal materiale di consumo esaurito fuori previsione, ad elementi dell’allestimento o tecnologici che richiedono una rapida sostituzione per garantire la continuità a molto altro. In tal caso, sarà possibile delegare l’acquisto a un dipendente per riconciliare poi facilmente la spesa.
“Una carta come Visa Business garantisce così il massimo controllo della spesa perché i pagamenti effettuati sono visibili sull’estratto conto. E per chi vuole godere di un controllo ancora maggiore – ha continuato Moroni - è possibile richiedere delle carte prepagate, fisiche o virtuali, che possono essere utilizzate solo una volta, o solo fino a una certa cifra o fino a una certa data, o solo su un determinato portale. Grazie ai pagamenti digitali oggi tutto questo è possibile e permette al titolare dell’esercizio di delegare qualsiasi attività dove è previsto un pagamento con risparmio di tempo, liberandosi di attività di routine a basso valore aggiunto.”
Visa Spend Clarity, la soluzione alla rendicontazione
Esistono inoltre piattaforme evolute come quella offerta da Visa, la Visa Spend Clarity, che permette una vista integrata delle spese effettuate, una reportistica semplice e immediata con la classificazione delle spese e la suddivisione per fornitore, per dipendente e per centro di costo. Si tratta di un sistema integrabile, collegabile ai più comuni software gestionali. Visa Spend Clarity Business permette di creare una Carta di pagamento virtuale per ciascun fornitore o addirittura per ciascun cliente in ambito B2b, facilitando notevolmente la rendicontazione, riducendo gli errori e riducendo i costi amministrativi. È inoltre possibile allegare i documenti di spesa, le fatture e le ricevute a ogni transazione, con benefici nella gestione delle pratiche amministrative e nel recupero della fiscalità.
Le opportunità del micro finanziamento
L’utilizzo delle carte di credito per pagare i fornitori offre un importante vantaggio finanziario. Il retailer, dopo aver incassato dal proprio cliente, dispone di 90 giorni di cassa per poter pagare il fornitore. Si tratta di un aspetto particolarmente importante che da tempo è sotto i riflettori del regolatore per comprendere quali siano le migliori strategie per promuovere l’imprenditorialità.
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato alcune linee strategiche (2) per “liberare il pieno potenziale delle imprese”. Tra gli obbiettivi, la riduzione dei tempi di incasso che produce un effetto “domino”: solo il 40% delle aziende è pagata nei tempi concordati e l’allungamento dei termini causa 1 fallimento su 4 (fonte EC).
Soprattutto in un periodo come questo, in cui i costi delle forniture crescono a ritmi notevoli, l’utilizzo delle carte di credito diventa uno strumento semplice, ma efficace di microcredito, cui spesso i professionisti non pensano.
“Visa Business Credit è una carta di credito business che permette di beneficiare dell’acquisto di beni e servizi che vengono poi addebitati sul conto in un secondo momento”, commenta Moroni. “Con una carta di credito come questa, il retailer può pagare in modo puntuale i fornitori abituali, come ad esempio i fornitori delle materia prima nella piccola ristorazione, con una flessibilità importante che facilita la gestione del costo del venduto”.
Meno rischi di frodi e furti e minor costi nella gestione contabile
Non va poi dimenticato che l’utilizzo di carte e wallet per fare e ricevere pagamenti è poi un alleato importante per ridurre i rischi legati ai furti o alle perdite di contanti. Occorre sottolineare che la gestione del contante è un onere per il retailer che deve gestire il circuito punto di vendita - banca con tutto ciò che comporta in termini di sicurezza e tempo.
Negli ultimi 5 anni, Visa ha investito 9 miliardi di dollari per alimentare il suo network tecnologico, VisaNet, che abilita pagamenti sicuri e affidabili in tutto il mondo e che, grazie all’integrazione di intelligenza artificiale e analisi dei dati per aumentarne la capacità predittiva e di apprendimento, garantisce maggiore sicurezza e protezione da potenziali frodi alle oltre 600 milioni di transazioni che processa ogni giorno.
“Credo infine importante sottolineare un ulteriore aspetto che spesso viene sottovalutato”, ha concluso Moroni. “Una recente ricerca realizzata da Visa intervistando piccole imprese del retailing, ha evidenziato che il costo medio di elaborazione dei pagamenti digitali, comprensivo delle spese dirette e del costo del lavoro, è inferiore del 57% rispetto all'elaborazione dei pagamenti in contante. Il che non è difficile da comprendere: tutta la rendicontazione è più semplice e veloce e si riducono quindi i tempi di gestione sia da parte dell’addetto all’amministrazione sia del titolare dell’esercizio”.
In collaborazione con Visa.
I casi di studio, i confronti, le statistiche, le ricerche e le raccomandazioni sono fornite dal cliente "COSÌ COME SONO", a scopo puramente informativo e non devono essere considerati come consigli operativi, di marketing, legali, tecnici, fiscali, finanziari o di altro tipo. Visa Inc. non fornisce alcuna garanzia o dichiarazione in merito alla completezza o all'accuratezza delle informazioni contenute nel presente documento, né si assume alcuna responsabilità che possa derivare dal fare affidamento su tali informazioni. Le informazioni contenute nel presente documento non sono da intendersi come consulenza legale o di investimento e si invitano i lettori a rivolgersi a un professionista competente qualora tale consulenza sia necessaria.
(1) Decreto Legge n. 36, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile. Il decreto ha anticipato dal 1/01/2023 al 30/06/2022 le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con il Pos. L’obbligo rientra tra le misure per ridurre l’uso del contante previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
(2) Unleashing the full potential of European SMEs, European Commission