Gruppo Lactalis Italia ha completato in questi giorni il percorso volto all’analisi e alla totale compensazione delle emissioni di CO2 nella produzione di Ricotta e Mozzarella Vallelata. Con la marca premium Vallelata, il Gruppo ha sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente che ha portato ad un piano di analisi, misurazione e compensazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint) dei due prodotti più venduti, Mozzarella 125 gr e Ricotta 250 gr.
Da qui nasce il progetto Vallelata “Attiva per l’ambiente” con il quale i due prodotti possono vantare una produzione che riduce l’impatto ambientale grazie alla completa compensazione di emissioni di CO2 con il sostegno di progetti eco-sostenibili. La carbon footprint è stata calcolata prendendo in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dai processi produttivi in azienda, sia quella indiretta, legata alla coltivazione e all’acquisto delle materie prime. La misurazione dell’impronta di carbonio richiede, inoltre, l’individuazione e la quantificazione degli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita del prodotto: produzione, distribuzione e stoccaggio, fase di utilizzo, fase di fine vita e smaltimento.
“La salvaguardia dell’ambiente rappresenta una regola fondamentale nella realizzazione dei nostri prodotti – ricorda Clara Pirovano, direttore marketing Gruppo Lactalis Italia – infatti i prodotti Vallelata sono 100% naturali; portare avanti questo percorso volontario per la compensazione delle emissioni residue di CO2 ci è sembrato quindi il giusto coronamento del nostro impegno quotidiano per diminuire l’impatto ambientale di tutte le nostre produzioni”.
A seguito di una prima fase di calcolo delle emissioni e dopo la certificazione dei risultati da parte di Certiquality, Gruppo Lactalis Italia ha compensato 34.690 CO2e ton relativamente alla produzione 2015 di Mozzarella Vallelata 125 g e Ricotta Vallelata 250 g neutralizzando le emissioni di CO2 in atmosfera grazie all’acquisto e al ritiro di crediti di CO2 derivanti da un progetto di biogas sito a Belo Horizonte in Brasile. L’impegno sul territorio italiano è invece a sostegno del Consorzio Forestale di Pavia: Vallelata si prenderà cura di un’area boschiva di 30 ettari con oltre 50.000 alberi proprio nelle aree di Belgioioso e Travacò (PV), in prossimità dello stabilimento di produzione di Corteolona dove la mozzarella e la ricotta Vallelata vengono prodotte, al fine di assorbire e compensare 600 ulteriori tonnellate annue di CO2. Obiettivo finale: il mantenimento di un bosco che possa evolversi naturalmente garantendo la sopravvivenza di un ampio corridoio ecologico distribuito lungo le sponde del fiume Po.