Rialzano la testa i prezzi mais, soia e orzo a maggio

Ma le quotazioni delle tre commodity agricole restano sotto il livello del 2023

Crescono i prezzi di mais, soia e orzo a maggio rispetto al mese precedente, pur mantenendosi, nella maggior parte dei casi, al di sotto dei livelli del 2023. A Milano il prezzo del mais nazionale contratto 103 è salito a 228,2 euro per tonnellata, in aumento del 7,3% mese su mese, così come quello del prodotto nazionale con caratteristiche che si è fermato a 232,2 euro/t (+6,6%). In rialzo anche la quotazione del mais di provenienza comunitaria (+8,7%), scambiato a 238,4 euro/t, così come il prezzo del mais francese salito a 219,1 euro/t (+8,9%). In maggio crescono anche i prezzi del mais statunitense, con una variazione del 3,3% m/m, ed un valore di 164,1 euro/t. Gli attuali livelli di prezzo restano comunque abbondantemente al di sotto dei livelli di maggio 2023, con variazioni tra il 10% e 27%.

A maggio cresce la quotazione della soia

Sempre in maggio sono cresciuti anche i prezzi della soia nazionale quotata a Milano, che ha raggiunto i 487,1 euro/t (+4,4% rispetto ad aprile), così come quelli della soia estera che è stata scambiata a 485 euro/t (+2,8%). Crescono anche i prezzi della soia brasiliana (+3,3%) e di quella Usa (+5,4%) scambiate rispettivamente a 395,2 euro/t e 391,7 euro/t. Sale a 453,4 euro/t il prezzo della soia Cif Rotterdam (+3,3% rispetto al mese precedente). Le variazioni tendenziali sono risultate negative sui mercati esteri (-13,8% per il Brasile, -13,8% per la soia Cif Rotterdam e -3,1% per gli Usa), mentre a Milano il confronto con lo scorso anno è risultato positivo e pari al 3,9% per la soia nazionale e allo 0,6% per quella estera.

Cresce il prezzo dell’orzo

Nel periodo preso in esame sul mercato nazionale, il prezzo dell’orzo di provenienza comunitaria scambiato a Milano è salito a 223,2 euro/t (+4,3%), così come un aumento (+1,2%) ha interessato il prezzo del prodotto di provenienza nazionale scambiato a 209,5 euro/t. In aumento anche i prezzi dell’orzo francese (+10% rispetto al mese precedente) scambiato a 214,4 euro/t, così come dell’orzo del Mar Nero salito a 182,6 euro/t (+7,9%). Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative con valori dal 4% al 18%.

Grano in controtendenza

Sul mercato di Bologna in maggio i prezzi del grano tenero sono scesi dello 0,6% per un valore di 325,5 euro/t, rimanendo comunque al di sopra dei livelli fatti registrare nello stesso periodo dello scorso anno (+11,9%). Aumenti congiunturali, invece, hanno interessato le quotazioni del grano duro quotato a Bologna, con valori di 336,5 euro/t per il prodotto di provenienza Nord Italia (+3% la variazione congiunturale) e di 346,5 euro/t per quello proveniente dal Centro Italia (+2,9%). Negative le variazioni tendenziali pari rispettivamente al 2,1% e allo 0,6%.

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