La velocità della trasformazione in corso non lascia tempi morti per ponderare le scelte. La digital transformation si sta abbattendo come una scure su molti dei business model in essere, costringendo gli addetti ai lavori ad attuare innovazioni continue.
Nel retail del largo consumo l’eCommerce promette di rompere gli equilibri. Parallelamente le industrie stanno sperimentando con profitto la relazione diretta con il consumatore saltando la distribuzione per alcuni premium product. Dopo un anno, Mark Up ha incontrato Angelo D’Imporzano, Managing Director Accenture Products Lead, per fare il punto della situazione.
Grazie alla digital transformation le aziende del largo consumo hanno la possibilità di saltare la distribuzione e raggiungere il consumatore. Come sta evolvendo il fenomeno?
Il direct-to-consumer si può osservare da diversi punti di vista. Un aspetto che si sta consolidando è la disintermediazione della distribuzione con l’instaurazione di una relazione diretta con il consumatore da parte dell’industria. Questo fenomeno è il risultato di un’esigenza forte, sia da parte dei brand, sia da parte della distribuzione nell’instaurare una relazione più solida e continuativa con il consumatore sulla base di nuovi paradigmi. Essenzialmente i fattori che determinano il cambiamento sono l’evoluzione tecnologica e il cambiamento dei gusti del consumatore. Negli anni 90 e 2000 abbiamo visto la crescita e l’affermazione del web su Pc con il nascere di player globali come Google e Amazon, nel primo decennio degli anni 2000 è iniziata l’era della mobility, nel 2007 la rivoluzione introdotta dall’iPhone; oggi, dal mio punto di vista, il fattore chiave è la disponibilità e l’accessibilità alla tecnologia su diversi fronti: non solo smartphone ma sensori, connettività e altro.
Questa tecnologia pervasiva come impatta sul consumatore? E quali rischi determina per l’industria del largo consumo e della distribuzione?
Il consumatore si sta adattando molto velocemente alle nuove possibilità interattive e operative del crescente ecosistema digitale e si sta dimostrando pronto all’evoluzione. Ovviamente come tutti i cambiamenti, accanto a nuove opportunità, emergono anche dei rischi.
Per l’intervista completa si rimanda al nuovo numero di Mark Up 245