Le rappresentanze della filiera pataticola Emiliano-romagnola annunciano che è stato raggiunto l’accordo per la stipula del Contratto Quadro tra l’Organizzazione dei Produttori ASSOPA e le imprese dei commercianti rappresentati da Fruitimprese ed Ascom (Baschieri Rino, Fuitem & Orsini Fruttaexport, Leonesi, Orsini Ercole, Ortofrutticola Parma, Romagnoli Fratelli, Pizzoli, Marmocchi Angiolino, Collinfrutta di Monari Roberto & c.) e le principali cooperative operanti nel settore (Apofruit Italia, Cesac, Cico e Patfrut,) per le campagne di raccolta 2017, 2018 e 2019.
L’accordo, anche se raggiunto in ritardo per la corrente campagna, ha due obiettivi di base: fornire ai consumatori un prodotto di migliore qualità e garantire un’equa e trasparente remunerazione ai diversi soggetti della filiera.
“Si tratta di un accordo positivo in quanto persegue la strada di incrementare la qualità, unica possibilità per tutelare e difendere i redditi dei produttori di patate – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli esprimendo apprezzamento per l’impegno profuso dalle parti e per il raggiungimento dell’intesa. L’accordo, inoltre, migliora il percorso per la determinazione del prezzo e introduce una tutela per i produttori in caso di campagne caratterizzate da andamenti di mercato particolarmente negativi”.
L’intesa prevede che tutta la produzione ai sensi del Contratto Quadro dovrà rispettare il disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna, condizione necessaria per mantenere livelli qualitativi di eccellenza al quale si aggiungono i disciplinari di Selenella e della Patata di Bologna DOP.
Viene confermato il Comitato Tecnico Agronomico(CTA), che coordina e sviluppa azioni di tipo tecnico sia sul fronte produttivo che della conservazione, per aumentare l’omogeneità di comportamento degli operatori e alzare il livello di qualità del prodotto immesso sul mercato.
È confermato il funzionamento generale del Contratto Quadro: i produttori sottoscrivono, attraverso l’OP, contratti con i commercianti utilizzando un modello contrattuale standardizzato e scelgono la modalità di cessione e pagamento: vendita a prezzo fisso garantito (al massimo il 30 % della produzione), vendita con prezzo definito o conferimento in conto deposito con prezzo da determinare.
Importante novità è l’innalzamento della percentuale di pagamento rispetto al prezzo del conto deposito, in assenza di conclamate crisi di mercato, e che prevede con un acconto ulteriore del 5% da pagare entro il 31 gennaio successivo alle consegne.
Altra novità molto importante è l’impegno delle parti a redigere e approvare un regolamento che definisca un prezzo minimo per le tre campagne, da applicare in caso di forti squilibri di mercato che comportino una cessione del prodotto in conto deposito al di sotto dei costi di produzione.
Le parti concordano infine di migliorare le norme di qualità utili alla classificazione del prodotto in entrata a partire dalla campagna 2019, dopo avere svolto specifiche valutazioni tecniche.