Dalla nascita degli Augmented Shopper all'evoluzione dei dipendenti in veri e propri consulenti di fiducia. Lo studio condotto da Epson prospetta un nuovo ruolo per il negozio fisico.

Dispositivi indossabili, realtà aumentata, big data: è ormai chiaro a tutti il ruolo che la tecnologia riveste come motore di trasformazione in tutti gli ambiti. La vendita al dettaglio non fa eccezione e, nel suo futuro più virtuoso, è destinata ad offrire un’esperienza di acquisto unica e altamente personalizzata sia online che nel negozio fisico.

Quest'ultimo, in particolare, è destinato ad evolvere la propria natura e le funzioni al suo interno. Uno studio effettuato in proposito da Epson ha coinvolto 17 esperti di settore e oltre 7mila dipendenti full-time europei in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, mostrando come lo stesso personale del mondo retail rilevi il cambiamento in atto.

Ben il 79% degli italiani impiegati nel settore, ad esempio, ritiene che mediante l’uso dei dispositivi personali sarà possibile intensificare la relazione tra clienti e rivenditori, ribadendo il ruolo prioritario del brick&mortar. Sono in particolare 3 le macro-tendenze individuate dal personale e dai 17 futurologi a supporto dell'indagine:

1Nascita degli Augmented Shopper
specchi interattivi digitalizzazione store digitaleGli intervistati concordano sul fatto che la realtà aumentata segnerà una svolta nel retail. A tale riguardo, il 69% (77% degli italiani) sostiene che, attraverso la simulazione in qualsiasi ambiente (a casa, al lavoro o in negozio), i clienti potranno immaginare l’utilizzo di un determinato prodotto. Al contempo, il 57% (67% per gli italiani) ritiene che la realtà aumentata offrirà un’esperienza di acquisto sociale e divertente, creando un senso di comunità attorno al marchio. Inoltre, con l’evoluzione del Pos, i tempi di attesa nei negozi verranno eliminati. Questo è ciò che afferma il 45% degli intervistati europei (il 42% degli italiani). Il riconoscimento automatico dei clienti nei punti di vendita consentirà un’esperienza ultra-personalizzata con un servizio velocissimo: il 53% (60% degli italiani) ritiene, infatti, che le transazioni verranno effettuate automaticamente grazie ad appositi sensori.

2Maggiore afflusso di clienti grazie alle driverless car
Attraverso l’integrazione della tecnologia nell’esperienza di acquisto i clienti torneranno a frequentare negozi e centri commerciali. A tale riguardo, quasi la metà degli intervistati (46% e il 55% degli italiani) ritiene che l’utilizzo delle auto senza conducente potrebbe essere un fattore determinante, in quanto comporterebbe la riduzione del traffico nelle principali aree commerciali.

3Consulenti di fiducia in store
shopping assistant_customer experienceIl 60% degli intervistati europei (58% degli italiani) ritiene che in futuro non ci saranno più responsabilità a livello di transazioni e di cassa, mentre il 74% (e ben l’81% dei rispondenti italiani) sostiene che i dipendenti diventeranno veri e propri esperti e "consulenti di fiducia" nel loro settore, capaci di fornire immediatamente informazioni aggiornate ai clienti per soddisfare le loro esigenze. Affinché il personale possa fornire valore aggiunto dove la tecnologia non arriva, è tuttavia necessario acquisire nuove conoscenze seguendo più corsi di formazione.

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