Il mondo sta cambiando a un ritmo forsennato e uno dei rischi è rimanere indietro. In particolare, diversi studi affermano che entro il 2050 oltre metà dell’economia mondiale sarà generato nelle metropoli. Un ruolo sempre più centrale quello delle città, la cui adeguatezza alla capacità di accogliere innovazione diventa un fattore chiave di sviluppo. Purtroppo, allo stato attuale, in Italia solo Milano sta dimostrando di avere un passo adeguato al progresso tecnologico e organizzativo. Non è solo una questione di celebrare l’Expo ma di registrare come la città lombarda abbia caratteristiche di vertice in diversi ambiti. Per questo motivo Amazon ha deciso di avviare il servizio di consegna in giornata proprio nel capoluogo lombardo.
Prime Now è stato lanciato a Milano il 4 novembre 2015 dopo le città di New York e Londra. La scelta di Milano ha premiato il big player dell’eCommerce americano, restituendo performance lusinghiere. Oggi Prime Now è in grado di consegnare in poche ore beni di largo consumo quali la frutta, la verdura, acqua in bottiglia, pane, caffè e carne. E ancora prodotti per la cura della persona e della casa, oltre ai classici articoli da eCommerce quali videogiochi, libri, tablet, smartphone e attrezzature sportive. Complessivamente sono disponibili 26.000 referenze e il servizio consente anche di ricevere i prodotti acquistati nei supermercati Unes e NaturaSì. Il servizio sfrutta un centro logistico di innovativa concezione posto nel quartiere Affori di Milano nel quale lavorano cento persone.
Qualche numero
Amazon è una delle più grandi aziende al mondo e contra oltre 230 mila dipendenti per 304 milioni di clienti attivi nel mondo. In Europa gli addetti sono 40.000 e dal 2010 Amazon ha investito 15 miliardi di dollari. In Italia Amazon è presente da sei anni e oggi conta 2.000 addetti. Nel primo anno di attività ha operato senza una sede fisica e magazzini. La prima sede in Italia è stata aperta a Milano, quindi è seguito il customer service a Cagliari e il grande centro logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) e altri centri di distribuzione.
Il business di Amazon è complesso ed eterogeneo. La parte nota è il sito per la vendita, ma esiste anche un’attività produttiva con la linea di eReader Kindle e altri device. Amazon è anche editore e produttore “tv”, fornisce servizi logistici anche per soggetti terzi e servizi di cloud basati sui data center disponibili.
Come accennato, Prime Now nasce a New York all’inizio del 2015 e utilizza unicamente un’app per device mobile che consente di ordinare e ottenere quanto acquistato anche in un’ora. Prime Now oggi è diffuso nel mondo in 14 città tra Usa, Europa e Giappone.
I festeggiamenti del primo anno di attività in Italia sono stati l’occasione per un tour nel magazzino di Affori, alla presenza dell’assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano Marco Granelli. Ma come si è riusciti a mettere a punto un servizio come Prime Now? Alla domanda ha risposto Mariangela Marseglia, responsabile europea del servizio: “Tecnologia e servizi logistici. Questa è la chiave di Prime Now. Abbiamo ideato una tecnologia che ci consente di ottimizzare i percorsi e di effettuare più di una consegna con un’unica uscita del vettore”. Amazon ha dimostrato in molteplici occasioni una notevole capacità di adattamento al contesto e non fa eccezione la parte logistica di consegna come sottolinea Mariangela Marseglia: “Utilizziamo non solo furgoncini ma anche scooter e altri mezzi come biciclette dotate di cassone. In funzione delle caratteristiche della città, adottiamo i mezzi più idonei. In particolare stiamo lavorando anche a Milano per introdurre veicoli green come già nella flotta che copre Barcellona”. Nel capoluogo lombardo la clientela di Prime Now non ha categorie di elezione ma acquista di tutto, compreso i fardelli di acqua minerale la cui consegna è particolarmente gradita.
Milano e poi più?
L’occasione del compleanno di Prime Now è stata anche quella di fare il punto dell’approccio di Amazon circa i servizi evoluti come Prime Now nel resto d’Italia. Le performance del servizio di consegna rapido a Milano sono, a voce della responsabile europea del servizio, eccellenti, anche superiori a quelle raggiunte in altre città. Il motivo è nella grande capacità dinamica che la città di Milano ha saputo dimostrare rispetto l’offerta. Inoltre, il capolougo meneghino, presenta un bacino di acquirenti “denso” e concentrato in un territorio non estesissimo. Per Amazon Milano è un fiore all’occhiello perché ha consentito all’Italia di essere il primo paese non anglofono a rendere operativo il servizio.
Diverse sono le considerazioni per le altre città del Paese. Amazon sta valutando e studiando l’introduzione di Prime Now anche in altre città italiane ma le difficoltà per ora non sono superate. Ma quali sono le caratteristiche che una città deve presentare per accogliere con successo un servizio come Prime Now? “Sono almeno i due fattori chiave - spiega Mariangela Marseglia - Il primo è la densità di popolazione eleggibile a cliente. Ci deve essere una concentrazione che generi una densità di ordine importanti e che renda la nostra logistica efficiente. Il secondo criterio è la presenza di un’infrastruttura viaria efficiente. Una città che ci permetta di spostarci agevolmente e che offra anche location in posizioni strategiche per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci”. In altre parole, città caotiche, annegate nel traffico e con servizi poco efficienti non sono compatibile con servizi evoluti come Prime Now. Almeno per ora.