Prezzo del pomodoro da industria: Anicav all’attacco sul mancato accordo

Pomodoro
L’associazione sottolinea di aver proposto 140 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 145 euro per il lungo e che si tratta di un prendere o lasciare, date le condizioni di mercato.

L’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) va all’attacco sul mancato accordo riguardante il prezzo del pomodoro da industria.

Produttori e trasformatori del Centro-Sud si sono incontrati a Napoli alla ricerca di soluzioni per garantire maggiore competitività di una filiera strategicamente ed economicamente importante per l’intero Mezzogiorno d’Italia. “Si è trattato di un confronto costruttivo, ma nessuna intesa è stata raggiunta sul prezzo medio di riferimento del pomodoro per la prossima campagna”, vanno sapere da Anicav. “L’industria, nonostante diversi costi di produzione stiano già registrando riduzioni, si è resa disponibile a riconoscere un incremento di prezzo che va ad aggiungersi a quello già applicato nella scorsa campagna, proponendo un prezzo medio di riferimento di 140 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 145 euro per il lungo.

“Con grande senso di responsabilità - dichiara Marco Serafini, presidente di Anicav – abbiamo proposto un prezzo medio di riferimento che tiene conto degli effettivi rincari dei costi di produzione e che, nel biennio, porta ad un incremento di circa il 35%. Qualsiasi altra proposta di aumento, nella situazione economica che stiamo vivendo, non sarebbe sostenibile dalle nostre industrie che si vedrebbero costrette a ribaltare i maggiori costi sul consumatore finale”.

 

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