Nel 2025 i consumatori a livello internazionale spenderanno 3.200 miliardi di dollari in più, con una crescita del 6% rispetto al 2024. Nel panorama globale si prevede la spinta da un consumo prudenziale a uno più legato al benessere, pur restando un 40% degli acquirenti ancora orientato alla cautela, percentuale che si alza notevolmente in Italia, raggiungendo il 62% delle persone.
Questo quanto emerge dal "Mid-Year Consumer Outlook: Guide to 2025", studio in cui NielsenIQ valuta lo stato attuale dei consumi e una previsione per il prossimo futuro, fornendo alle aziende, gdo in primis, alcune linee guida. Vediamo quanto emerso per punti salienti.
Fattori che guidano l'evoluzione dello shopping
- Predisposizione all'intelligenza artificiale: a livello mondiale il 40% dei consumatori accetterebbe una raccomandazione di prodotto da parte del proprio assistente Ai, quota che sale al 47% guardando all’Italia, mentre un altro 40% nel mondo ed un 44% nel Bel Paese sfrutterebbe l'Ai per automatizzare e velocizzare le proprie decisioni di acquisto quotidiane. Un 53% dei consumatori, sempre in Italia, consentirebbe agli smart devices di ordinare automaticamente i prodotti nel momento di necessità. Risulta pertanto consigliabile che le aziende valutino quali innovazioni legate a questa tecnologia saranno interessanti per i consumatori Millenial e Zeta, fornendo altresì opzioni per supportare i consumatori più anziani.
- Evoluzione dell'omnichannel: il social commerce ha portato all'evoluzione dell'omnicanalità, con un aumento dell'11,6% delle performance di vendita online a livello globale e l'ascesa della gamification. Il 36% dei consumatori dichiara infatti di spendere di più per un acquisto grazie all'esperienza in-app. Se l’Europa ha visto un aumento del 14,9% delle vendite, l’Italia non sembra seguire questo trend: con un 60% dei consumatori che ignora o salta l’annuncio di un prodotto sui social network.
- I costi delle materie prime: il 60% degli intervistati ha dichiarato che acquisterà meno snack e prodotti dolciari se i prezzi continueranno ad aumentare o a rimanere alti nei prossimi mesi. Il cacao (+128%), il caffè (+43%) e il latte (+44%) sono “materie prime calde” secondo le misure di Trading Economics, e l'aumento dei prezzi comporta un impatto significativo sui volumi di vendita delle categorie o dei prodotti correlati. Questo ha portato a un incremento di vendite notevole nei discount, diventati ora il terzo canale per acquisti in più rapida crescita nell’ultimo anno.
Preoccupazioni e rapporto con il binomio prezzo-brand
Come anticipato, la principale preoccupazione dei consumatori resta l'aumento dei prezzi dei generi alimentari sia a livello globale per il 33% delle persone, sia a livello nazionale per il 29% degli italiani. Una tendenza che si rispecchia in Europa nella disparità tra crescita delle vendite a valore (+6,9%) e la più lenta crescita a volume (+1,5%) da giugno 2023 allo stesso mese nel 2024. Seguono l'aumento del costo delle utenze, che impensierisce il 20% dei consumatori in tutto il mondo e il 27% in Italia, e la minaccia di una recessione economica, segnalata rispettivamente dal 19% e dal 23%. Sia in Europa sia in Italia, rimane alta la tensione per l’escalation militare. Infine, a causa degli eventi metereologici sempre più estremi in tutto il mondo, anche il cambiamento climatico occupa uno dei posti più alti della classifica delle preoccupazioni.
La maggioranza dei consumatori intervistati nel mondo (67%, italiani inclusi) è disposto a provare un nuovo marchio a prezzo più basso. Il 36% a livello globale e il 29% a livello nazionale acquista unicamente prodotti in promozione, indipendentemente dal brand.
A livello mondiale una parte degli acquirenti intende continuare a ridurre le spese non essenziali, come la ristorazione fuori casa (38% dei rispondenti), l'intrattenimento fuori casa (per il 37%) e le opzioni di food delivery o takeaway (per il 36%). In Italia anche i costi per l’abbigliamento e le vacanze o occasioni speciali verranno ridotti, rispettivamente per un significativo 34% e 29% dei consumatori. In merito alle nuove opportunità per il mercato, i consumatori intenzionali sono disposti a pagare un prezzo superiore per caratteristiche a valore aggiunto. Nel settore della tecnologia e dei beni durevoli, le vendite di unità di smartphone e telefoni mobili di fascia alta sono aumentate del 17% nel 2023 rispetto al 2019, mentre le opzioni economiche erano diminuite del 32% nello stesso periodo.