PosteGoFresh è il nuovo servizio di consegna refrigerata di Poste Italiane. Il progetto è nato grazie alla comunione di tre attori: oltre alle Poste (che hanno impegnato il brand e tutte le capabilities), la parte operativa è sviluppata da Mazzocco (che garantisce la catena del freddo) e poi Mlk deliveries (una società del gruppo Poste Italiane che dà l'apporto di tecnologia). Il servizio è stato lanciato un anno fa in fase di test e oggi è già possibile coprire oltre 25 province e 800 cap in tutta Italia, serviti in 24/48 ore con la temperatura controllata. "Questo ci porta a un grandissimo vantaggio per il cliente finale e per il merchant -dice Michele Calvo, responsabile del progetto PosteGoFresh-: questi ultimi sono infatti in grado di mantenere le qualità organolettiche dei loro prodotti e sono soprattutto in grado di avere più tentativi di consegna e quindi di non creare disagi al cliente finale. Noi sappiamo benissimo che, soprattutto nel mondo del food, è fondamentale che la consegna avvenga secondo i requisiti che il cliente richiede in fase di check-out".
L’innovazione al fresco con PosteoFresh
L’innovazione del servizio sta anche nel fatto di permettere al cliente una personalizzazione elevata della consegna, infatti “attraverso la nostra tracking page, che inviamo al cliente via sms o mail, ha la possibilità di personalizzare la consegna scegliendo un appuntamento con fino a 2 ore di precisione oltre che un punto di ritiro refrigerato (quest’ultima una nuova opzione che stiamo lanciando)”, continua Calvo. Il cliente può poi vedere quando il corriere arriverà a casa per la consegna.
PosteGoFresh, un servizio pensato in primis per l'enogastronomia
PosteGoFresh è stato pensato principalmente per il mondo dell'enogastronomia, “mondo che in Italia è molto importante. Attualmente quota più o meno 800 milioni di euro online e che vediamo può avere un grandissimo sviluppo. C'è stata tantissima richiesta in questi mesi di test. L’Italia è un Paese che ha specialità enogastronomiche in ogni provincia e noi stiamo cercando di costruire un network capace di raccogliere queste eccellenze produttive mettendole in connessione con il cliente finale”, conclude Calvo.