Credere in uno sviluppo sostenibile è necessario. Così l’ex ministro Enrico Giovannini ha aperto la decima edizione di Green Globe Banking Award, il premio per le eccellenze green del settore bancario ideato da Globiz ed organizzato da Assosef – Associazione Europea Sostenibilità e Servizi Finanziari.
A trionfare quest’anno sono state:
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BancoPosta–Poste Italiane con il progetto Digital Transformation (categoria Impatti Diretti).
Motivazioni. Secondo il Comitato Scientifico: “Il Progetto di Poste Italiane è un eccellente esempio di incontro tra digitalizzazione e de-materializzazione su larga scala che produce concreta positività sulla vita quotidiana dei cittadini e incide profondamente sul rispetto e sulla tutela dell’ambiente”.
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Banca Prossima con il progetto Efficienza energetica per il Terzo Settore (categoria Impatti Indiretti).
Motivazioni. Il Comitato Scientifico “ha ravvisato in questa iniziativa la profonda innovazione concettuale e operativa delle dinamiche di approccio ai clienti, attraverso partnership e soluzioni che hanno lasciato in secondo piano le logiche finanziarie a favore dell’offerta di effettivi e concreti vantaggi energetici, economici e relazionali per le organizzazioni del terzo Settore”.
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Slow Food Italia ha poi ricevuto Premio Ad Honorem.
Motivazioni. Il Comitato Scientifico di Green Globe Banking ha sottolineato che “l’intuizione di Carlo Petrini del 1986, anno di fondazione di una slow life capace di mitigare gli eccessi di una vita frenetica, ha portato nei 30 anni di esistenza di Slow Food ad una eccezionale ricchezza di contributi e contenuti intellettuali, progettuali e operativi”.
Nel corso della conference il tema della sostenibilità è stato discusso da diverse prospettive, a partire dal legame con l’innovazione tecnologica. È emersa la necessità di una visione di lungo periodo per questo asset, capace di produrre valore e competitività e da interpretare come driver anche per nuove politiche di erogazione del credito in grado di prevenire le sofferenze.
Il prezzo di un mancato sviluppo green? Un futuro che nessuno vorrebbe e che, secondo il modello predittivo di Asvis, vede nel 2030 un anno critico.