Portualità e logistica: le 10 azioni del Piano Strategico Nazionale

Pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, che punta al rilancio del settore e, parallelamente, dell’economia nazionale. L’obiettivo è quello di superare gli individualismi per una più chiara ed univoca linea di indirizzo, coerentemente con le generali politiche, anche europee, sui trasporti.
Per la realizzazione di tali scopi sono state definite in particolare 10 azioni.

1. Misure per la semplificazione e la velocizzazione delle procedure, dei controlli e degli interventi sui porti di interesse nazionale;
2. Misure per l’efficientamento dei servizi portuali e l’aumento della competitività degli operatori;
3. Misure per migliorare i servizi di trasporto ed aumentare l’accessibilità dei porti via mare e via terra;
4. Misure per incentivare l’integrazione delle catene logistiche e delle attività manifatturiere e logistiche;
5. Misure per il potenziamento infrastrutturale dei porti e dei loro collegamenti terrestri;
6. Misure per incentivare la ricerca , lo sviluppo e la innovazione tecnologica nella portualità italiana;
7. Misure per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale dei porti;
8. Misure per il finanziamento della gestione e degli investimenti dei Sistemi Portuali;
9. Coordinamento, programmazione e promozione nazionale del Sistema Mare;
10. Misure per adeguare la governance dei Porti alla missione della Portualità italiana

Un documento complessivamente condivisibile per Confcommercio, stando alle parole del vice presidente Paolo Uggè, che ne sottolinea la valorizzazione del ruolo del parternariato sociale e l’attenzione verso le autostrade del mare e l’intermodalità.
Con l’intento di approfondire tale tematica, l’associazione dei commercianti ospiterà il 21 luglio un seminario ad hoc dal titolo Le vie del mare per la crescita: dal Piano Strategico Portualità e Logistica alla Blue Economy. In calendario anche la discussione di punti potenzialmente critici, come “la proposta di modifica della governance dei porti che, nel rispetto del dettato costituzionale, dovrebbe conciliare le esigenze di razionalizzazione del sistema logistico con la salvaguardia di importanti fulcri delle economie territoriali”.

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