Polli, la vegetalizzazione dei consumi attraverso l’innovazione

È uno degli obiettivi indicati fin dal primo bilancio di sostenibilità presentato dall’azienda. Approccio strategico in cambiamento nel Gruppo, specializzato in conserve di pesto, sughi pronti, conserve, sottoli e sottaceti

Il presidente Marco Polli ha voluto rimarcare il cambio di passo del Gruppo, specializzato in conserve di pesto, sughi pronti, conserve, sottoli e sottaceti, avviato dopo la celebrazione nel 2022 dei 150 anni, con la presentazione del primo bilancio di sostenibilità, avvenuta a Milano davanti a un importante parterre di ospiti. “Vogliamo costruire un nuovo paradigma, una nuova sfida: l’approccio strategico dell’azienda sta cambiando”.  I numeri sono molto positivi (raddoppio del fatturato in sei anni), trainati dallo sviluppo nei mercati internazionali (l’export incide per il 75% dei ricavi) e spingono a innovare.

Un ruolo importante

“Le aziende del comparto agroalimentare mondiale contribuiscono per oltre il 30% delle emissioni a livello globale, abbiamo un ruolo importante. Siamo alla sesta generazione e per certi versi è l’ultima che può fare qualcosa per cambiare le cose” ha raccontato il ceo Marco Fraccaroli. Il report di sostenibilità si è focalizzato, in particolare, su 4 aree che riuniscono 17 sottoaree. La prima è la Terra. “Abbiamo deciso di concentrarci sul campo, sul basilico: siamo i più grandi produttori di pesto in Italia, con circa 9mila tonnellate di prodotto fresco trattato all’anno; abbiamo creato una filiera, la più importante in questo ambito, tracciata e certificata Csqa. Ci concentriamo in particolare sul risparmio idrico, provando differenti tecnologie di irrigazione di precisione, basate su sonde per dosare il fabbisogno, e sulla riduzione dei trattamenti fitosanitari. Stiamo definendo accordi con tre startup, di cui due italiane”.

Risultati e obiettivi

Nel documento, redatto seguendo i Gri Sustainability Reporting Standard pubblicati dal Global Reporting Initiative (Gri), Polli ha raccontato i principali risultati raggiunti a partire dall’anno 2022 e gli obiettivi futuri. Tra questi una strategia che porterà ad avere il 98% del packaging riciclabile entro la fine del 2024 con l’aumento della percentuale di imballaggio proveniente da materiale riciclato (che inizialmente variava dal 25% al 52%). L'altro obiettivo è quello di ridurre del 70% le emissioni a partire dal 2030.

La trasformazione

“Il secondo ambito di intervento è la trasformazione. Il piano 2022-24 ha previsto investimenti per 7 milioni di euro. È andato a lavorare sulla riduzione dei consumi energetici, trattamento delle acque e circolarità. Un insieme di progetti che prenderanno corpo nel 2025. Vogliamo compensare il più possibile la CO2 equivalente: già il prossimo anno il marchio Polli sarà a CO2 zero. Con le fonti rinnovabili vogliamo poi arrivare a coprire il 20% del fabbisogno entro il 2030. Dopo quello di Monsummano Terme, il prossimo anno installeremo il fotovoltaico anche sugli impianti di Lozzo Atestino ed Eboli. Abbiamo già lavorato sull’illuminazione, un altro aspetto è la circolarità (l’azienda recupera gli scarti d’olio destinati alla produzione di biocarburanti). Stiamo sondando il tema della produzione di biogas e in fase di studio, sperimentale, c’è il riuso di scarti in altri prodotti alimentari per produrre, per esempio, farine funzionali”.

Comunità e persone

Altri due ambiti sono le comunità e le persone. Il primo ha anche un approccio didattico: in occasione del 150esimo anniversario, il Gruppo ha, per esempio, lanciato l'iniziativa Orto in Città, per diffondere idee innovative legate alla sostenibilità, allestito da Polli in Cascina Cuccagna a Milano, dove sono stati organizzati diversi workshop educativi in materia di nutrizione. “La nutrizione non è solo un progetto di comunicazione ma anche di individuazione di progetti che seguano i trend salutistici, come i sughi plant-based lanciati nel 2022 e insigniti successivamente di un premio innovazione. Un esempio che valorizza fibre e proteine ed etichetta clean, su cui stiamo concentrando la nostra attenzione. Vogliamo valorizzare l’apporto vegetale nella dieta attraverso l’innovazione e diffondere sempre più un modello sostenibile di nutrizione veicolando anche prodotti che vadano in questa direzione. L’idea è, per esempio, rendere maggiormente fruibile l’offerta plant-based in diversi momenti di consumo, come lo snack vegetale, l’aperitivo. E creare progressivamente categorie prima inesistenti”.

Incidenza dell'innovazione

L’azienda si è prefissata di raddoppiare la percentuale del fatturato proveniente dall’innovazione di prodotto, portando il limite dal 5 al 10% a partire dall'esercizio 2023. Infine, sul tema delle persone, Polli intende potenziare i corsi di formazione a favore del personale, sia per aumentarne le competenze sia per sensibilizzare su alcune tematiche di sostenibilità e sicurezza. “Promuoviamo il merito ma anche la cultura della sostenibilità. Da fine anno ci sarà un piano importante su sostenibilità e sicurezza del lavoro, per il cambiamento e il benessere delle persone”. Altro tema importante è la parità di genere: il Consiglio di Amministrazione è al 67% composto da donne, mentre tra i dipendenti la percentuale femminile raggiunge il 43%.

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