Un progresso del 45% a toccare quota 24,4 milioni di euro. È la performance messa a segno nel 2023 dal fatturato di Pinsami, specializzata nella produzione di basi pinsa. La spinta maggiore è arrivata dall’export (in 36 Paesi), che lo scorso anno ha fatto segnare un +125% rispetto al 2022, arrivando a incidere per il 55% sul fatturato.
Tra le aziende europee a maggiore crescita
La società con sede a Reggio Emilia è da tre anni nel ranking del Financial Times “FT1000 Europe’s Fastest Growing Companies”, a dimostrazione di una crescita 2023 non episodica. E sono positive le stime per il 2024, che si attestano a un +30%, con la previsione di raggiungere i 33 milioni di euro, con le vendite oltreconfine attese al 75% dei ricavi complessivi.
Una storia di successo, quella di Pinsami, che in soli sette anni ha contribuito a creare un nuovo segmento di mercato. “Il settore, che in Italia in tre anni è più che raddoppiato, si sta affollando di player molto velocemente. Per noi è essenziale tenere una linea strategica lineare e lungimirante, puntando a mantenere standard tanto alti, così da rimanere riferimento di categoria per qualità, innovazione e servizio offerto”, dichiara Mauro dalle Vacche, ceo di Pinsami.
Il nuovo piano di sviluppo
La società, è controllata dal fondo di private equity tedesco Deutsche Invest Capital Solution, ha lanciato un nuovo piano di sviluppo di quasi 21 milioni di euro e 67 nuove assunzioni, destinato a una nuova linea produttiva che verrà installata a breve nello stabilimento di Reggio Emilia, in grado di realizzare da sola 140 mila pinse al giorno. A regime i volumi quasi triplicheranno rispetto agli attuali, arrivando a 220.000 pinse al giorno, per consentire di rispondere alla domanda crescente del mercato in Italia e all’estero.
L’azienda punta molto anche sul marketing e la comunicazione, come dimostra la campagna di come dimostra la campagna di influencer marketing attualmente in corso.
Tra le innovazioni già realizzate, invece, c’è la Pinsa Margherita Premium Frozen, una versione ricettata già pronta da infornare, sempre fatta con il tipico mix di farina di frumento, riso e soia, a cui si aggiungono pomodoro e mozzarella 100% italiani. Una novità assoluta in termini di qualità, frutto dell’expertise e della capacità di interpretare i food trend emergenti dell’impresa emiliana.
Il filone del private label
L’azienda è attiva anche nel campo delle private label, lavorando in stretta sinergia con i retailer, con i quali sviluppa partnership come dimostrano i casi di Coop Italia in Italia e di Biedronka, in Polonia.