Tra i 25 neo Cavalieri del Lavoro nominati lo scorso giugno dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, c’è anche Pietro Di Leo, amministratore unico della Pietro Di Leo, azienda con stabilimento a Matera che affonda le proprie origini nella Altamura del ‘600, attiva nella produzione di prodotti da forno. La cerimonia di consegna delle onorificenze si è tenuta la scorsa settimana al Quirinale.
Pietro Di Leo, nato cinquantasei anni fa ad Altamura in una famiglia di fornai da 11 generazioni, è stato il primo imprenditore nel 1990 a produrre su scala industriale una linea di biscotti con olio di mais e senza olio di palma. In questo fu ispirato, insieme a suo padre Domenico, dalla pubblicità dell’olio Cuore ‘Mangiar bene per sentirsi in forma’ e dal famoso salto della staccionata. Di Leo è stato anche il primo biscottificio a comunicare, nel 2015, l’assenza di olio di palma su quella linea di biscotti (i ‘Fattincasa’) sui pack e in pubblicità, avviando al contempo una conversione dei processi produttivi per eliminare nel giro di un anno l’olio di palma da tutte le referenze, imitato in questo da tutti i competitor del settore.
L’importante percorso di crescita condotto da Pietro Di Leo - con l’estensione della gamma di prodotti a biscotti biologici, per vegani, per gli intolleranti alla frutta a guscio e per gli amanti dell’integrale – ha condotto il brand a essere l’ottavo a livello nazionale, quarto nell’Italia meridionale, secondo in Puglia e Basilicata e, in queste ultime regioni, primo nel comparto salutistico/integrale.