Pia premiata per l’inclusione dei rifugiati

Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro, ha ricevuto il riconoscimento Welcome - Working for refugee integration

Si avvicina la stagione della raccolta dei pomodori, un’attività che spesso in passato è finita sotto i riflettori per lo sfruttamento dei lavoratori. Per questa ragione meritano una menzione i casi virtuosi, come quello che riguarda Princes Industrie Alimentari, che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro.

Per il secondo anno consecutivo, la società il riconoscimento Welcome - Working for refugee integration da parte de l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) per l’impegno a favore dell’inclusione e dell’inserimento lavorativo dei rifugiati.

Il riconoscimento

Il premio è stato assegnato per  il progetto Lavoro Senza Frontiere, nato nel 2018 per offrire un’opportunità di lavoro e integrazione sociale a coloro che sono a rischio sfruttamento nella filiera del pomodoro. Il progetto impiega risorse umane in diversi ambiti produttivi (mensa, reparto agronomico, etichettaggio, pelatura e movimentazione in area esterna) dopo un’adeguata formazione.

“Questo riconoscimento conferma l’impatto positivo che il nostro lavoro sta avendo non solo all’interno della nostra azienda ma anche nella comunità in cui operiamo e ci incoraggia a proseguire in questa direzione per costruire un futuro più giusto, sostenibile e inclusivo. Questa è un’ottima occasione per ribadire la nostra volontà di proseguire il progetto Lavoro Senza Frontiere annunciando l’inserimento in azienda di ulteriori 17 nuove risorse per la prossima stagione del pomodoro”,  commenta Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari.

L’azienda è stata premiata insieme ad altre aziende che nel 2022 hanno favorito l’inserimento professionale di oltre 9mila rifugiati, sostenendo il loro processo d’integrazione in Italia mediante 22mila percorsi professionali.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome