Peste suina: un nuovo accordo per l’export dei salumi in Canada

I salumi potranno raggiungere il Canada. Lo stabilisce un nuovo accordo annunciato da Assica che sottolinea il valore dell'intervento del Ministero della Salute

Assica, l'associazione industriali delle carni e dei salumi, organizzazione nazionale di categoria nell’ambito della Confindustria, rappresentativa delle imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine, annuncia alcune novità per l'export dei salumi in Canada. Raggiunto, infatti, un accordo tra il Ministero della Salute e le Autorità canadesi di Cfia (Canadian Food Inspection Agency) per l’esportazione dalle zone sottoposte a restrizione a causa della Peste suina africana. Un risultato che, stando a quanto afferma il direttore di Assica, Davide Calderone, "è frutto di una complessa e lunga negoziazione condotta con estrema professionalità e dedizione dal nostro Ministero della Salute, con il prezioso supporto della Commissione europea." E aggiunge: "Le aperture ottenute da parte delle Autorità canadesi ai salumi prodotti negli stabilimenti situati nelle zone di restrizione, sono un’importante boccata d’ossigeno per tutti coloro che, a causa dell’ampliamento della zona infetta da PSA, non erano più in condizione di soddisfare i requisiti per l’esportazione verso due dei principali mercati di destinazione per i prodotti della salumeria italiana.”

Calderone sottolinea il sostegno avuto dai Sottosegretari alla Salute e all’Agricoltura, Marcello Gemmato e Patrizio Giacomo La Pietra, così come dal direttore della Dgisan del Ministero della Salute, Ugo Della Marta, e dal Commissario straordinario alla PSA, Giovanni Filippini, e auspica "che altri Paesi seguano l’esempio del Canada e accettino di sedersi al tavolo delle trattative per riconsiderare le restrizioni poste sui nostri salumi.

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