Anche quando si tratta di fare spese, gli italiani confermano la predisposizione per socialità, condivisione e legami famigliari. Nel nostro Paese, infatti, solo il 2% dei genitori va a fare shopping senza i propri figli, a fronte di un 73% che li porta abitualmente con sé e di un 30% che non rinuncia mai alla loro compagnia.
A delineare questo scenario dell’attività di acquisto è stata un’indagine di Neinver condotta a livello nazionale, che ha coinvolto genitori con bambini dai 3 ai 9 anni. I dati emersi dall’indagine confermano come i retailer possano implementare e aumentare la frequenza di visita di questo target puntando su asset ben specifici, capaci di supportare e facilitare la customer experience.
Secondo i risultati per i genitori lo shopping è un momento conviviale (40%), con punte del 47% da parte dei papà. Parliamo nel complesso di un’esperienza percepita come positiva (78%) portatrice di serenità (50%) e felicità (28%).
Tra i 3 driver per la scelta del luogo non stupisce dunque che spicchino fattori funzionali e di servizio, ovvero: parcheggio comodo (75%), aree gioco attrezzate (64%) e spazi per passeggiare all’aperto (47%). Da qui la spiegazione del perché il 40% degli intervistati indica gli outlet come location preferita.
- Sono i bambini a scegliersi il guardaroba. Il 58% dei genitori lascia infatti sempre esprimere ai figli le loro preferenze, mentre il 22% dichiara di on avere scelta, visto che questi ultimi hanno già dei gusti e uno stile ben precisi. Solo il 20% sceglie senza tenere conto di ciò che il bimbo chiede.
- La moda del momento. Su influenza delle star uno dei trend in voga è diventato quello di vestire i bambini come i genitori, quasi il 10% dichiara addirittura di farlo spesso mentre il 23% si ripromette di provare. Solo il 35% non è favorevole a questa pratica per questioni di identità.
- Un mito da sfatare. I genitori italiani non sono così permissivi e i bambini italiani non fanno così tanti capricci. Solo 1 genitore su 4 lamenta infatti che il proprio figlio tocchi tutto ciò che vede esposto, corra per il negozio (23%) o faccia i capricci perché gli si compri qualcosa a ogni costo (23%). Di questi, ad accontentare il figlio purché non faccia confusione è solo il 3%.
- La difficoltà maggiore per i genitori è la gestione delle noia. Solo quando i figli iniziano a stancarsi l’attività inizia a diventare problematica (44%).