Pasta fresca: tradizione e innovazione a braccetto

Il mercato pasta fresca torna a crescere cavalcando i trend di consumo più attuali e riscoprendo i grandi classici

Se si considera il totale mercato pasta fresca, che comprende pasta ripiena, pasta all’uovo, pasta di semola e gnocchi, i dati Circana (totale Italia, i+s+ls, a.t. aprile 2024) parlano di un giro d’affari pari a 900 milioni di euro, in crescita di +4,4% a valore e +1,8% a volume, con un prezzo medio anch’esso in progressione di +2,6%. Fra i segmenti, ad avanzare con più decisione sono la pasta ripiena (+4,9% a valore) e gli gnocchi (+5,8% a valore). Dati positivi, questi, che arrivano dopo il calo del 2022 causato soprattutto dal fenomeno inflattivo; la ripresa, sia a volume che a valore, iniziata a partire dal 2023, si è rafforzata nel primo quadrimestre di quest’anno.

Il mercato ha continuato comunque a crescere, anche se a un ritmo più moderato rispetto agli anni precedenti, grazie anche alla percezione di qualità superiore e freschezza rispetto ai prodotti secchi. I produttori non hanno smesso di innovare, introducendo ricette di pasta e gnocchi realizzate con ingredienti speciali (come farine integrali, senza glutine o biologiche), ripieni con prodotti certificati dop e igp, proposte premium e gourmet, da filiera 100% italiana o con plus funzionali e salutistici, e anche formati di diverse grammature per rispondere alle esigenze di diversi canali e tipologie di consumatori e nuclei familiari. Anche nell’area dei prodotti a marca privata, sebbene i grandi classici della tradizione restino i preferiti dai consumatori, emerge netta una volontà di differenziazione dell’offerta da parte dei retailer, che puntano a stimolare gli acquisti d’impulso attraverso proposte originali e che seguono la stagionalità.

L’export rappresenta inoltre una voce tutt’altro che marginale in questo mercato, anzi realizza una parte sempre più consistente del giro d’affari dei produttori. La pasta made in Italy è ancora più apprezzata e richiesta quando è fresca, realizzata con ingredienti tipici e premium e molti player del settore si pongono importanti obiettivi di crescita sui mercati internazionali, realizzando linee e formati studiati ad hoc ed estendendo la propria presenza in nuove aree geografiche.

Bertoncello

Dagli gnocchi alla pasta ripiena: questo è il nuovo focus di Bertoncello, che dall’acquisizione di Reggiana Gourmet due anni fa sta ora investendo sullo sviluppo del nuovo business. A partire da un nuovo management e un nuovo stabilimento, che lo scorso settembre da Bagnolo in Piano (Re) è stato trasferito a Sorbolo (Pr), nel cuore della food valley e dell’expertise in fatto di pasta ripiena. I nuovi prodotti presentano ricette che seguono la stagionalità e si posizionano nella fascia premium, messe a punto da una r&d che collabora con cuochi e chef di ristoranti e fine dining. La produzione come copacker rappresenta un grande punto di forza dell’azienda, tanto che oltre il 90% del suo fatturato consolidato 2023 è stato realizzato da private label, così come la specializzazione nel settore degli gnocchi. “Il nostro giro d’affari è rappresentato per il 30% dalla pasta ripiena, il resto dagli gnocchi, con un 60% sul mercato italiano e un 40% su quello estero -conferma il direttore commerciale Diego Ravarotto-. Per gli gnocchi abbiamo due stabilimenti, uno per la produzione di gnocchi non pastorizzati, quindi superfreschi e con meno giorni di scadenza, e uno per i pastorizzati classici, e siamo gli unici in Italia a distinguere le due tipologie e a produrre in siti differenti. Puntiamo in particolare sui prodotti non pastorizzati premium, che hanno buone potenzialità di crescita”.

BioAlimenta

Da oltre 25 anni nel settore gluten free, BioAlimenta produce più di 70 formati di pasta e gnocchi e li commercializza con il brand Farabella. Nella proposta aziendale spiccano le linee di pasta “stabilizzata” e di gnocchi “ambient”, entrambe composte da prodotti morbidi come quelli fatti in casa e che grazie a una particolare tecnologia raggiungono i 12 mesi di shelf life e vanno consumati entro tre giorni dall’apertura della confezione. La linea di pasta stabilizzata I Regionali-Farabella si compone di otto formati, mentre gli gnocchi ambient sono proposti nelle versioni con riso (anche bio, con 8 mesi di shelf life), mais, lenticchie rosse e grano saraceno. Nel 2023 sono stati lanciati gli Gnocchi Maxi, più grandi rispetto a quelli comunemente in commercio; sono realizzati con oltre l’80% di patate, con le migliori farine di mais e riso e, come tutte le produzioni dirette dell’azienda che ha sede a Fara San Martino, con acqua oligominerale di sorgente della Maiella. “Il fatturato complessivo del 2023 è stato di circa 6,5 milioni di euro, con un +10% sull’anno precedente, mentre il marchio Farabella in Italia ha registrato un +30% a valore in gdo, canale in cui ci stiamo rafforzando sempre più -sottolineaCesidio Di Martino, ceo di BioAlimenta-. Lo sviluppo futuro punterà sempre sull’innovazionedi prodotto e di processo, grazie anche a investimenti in corso per l’ampliamento del sito produttivo e nuovi impianti. Intendiamo potenziare la quota export, in particolare su Est Europa, Nord Africa, Nord America e allargare la distribuzione in Italia e in Europa”.

Compagnia della pasta-Pasta Valentini

Prodotti tracciabili, di filiera italiana 100%, con ingredienti dop e igp: è questa la direzione dello sviluppo di Compagnia della Pasta, che fa dell’innovazione il suo tratto distintivo. Alla scorsa edizione di Cibus l’azienda ha presentato una linea di pasta kosher, sia liscia che ripiena, che è già distribuita in Italia, Europa, Usa e Canada, mentre i suoi bauletti mortadella di Bologna igp, cuor di burrata e granella di pistacchio sono stati inseriti all’interno dell’innovation corner. “Il nostro focus è in prevalenza sulla pasta ripiena -spiega il direttore commerciale Patrizio Valentini-, ma il nostro portafoglio comprende per esempio anche una linea di pasta fresca liscia realizzata con grani antichi, che abbiamo presentato sia in Italia che all’estero, e una linea high protein, dedicata soprattutto ai consumatori giovani, una proposta che stiamo ancora mettendo a punto. Al momento stiamo lavorando proprio sul segmento della pasta liscia e intendiamo lanciare nuove proposte a base pesce il prossimo Natale: per esempio con il branzino allevato nel golfo di Follonica senza antibiotici e da pesca sostenibile”. L’export incide il 40% del fatturato aziendale, con stime di crescita al 50% entro fine anno; la presenza si estende dai paesi europei (Francia, Svizzera, Germania, Svezia) a Stati Uniti, Brasile e Cile, ma altre zone geografiche sono oggetto di valutazione. Sul fronte sostenibilità, l’azienda propone packriciclabili e in materiali separabili, oltre a puntare su acque riciclate ed energie rinnovabili.

De Angelis Food

Una forte propensione all’innovazione, che si traduce in una gamma completa di proposte tradizionali, trendy e funzionali, una crescita dell’export a doppia cifra, grazie anche alla competenza nel settore private label, e un focus costante sul pilastro della qualità hanno permesso a De Angelis Food di avanzare del 18% in fatturato nel 2023. La gamma comprende referenze di pasta fresca ripiena e liscia tradizionali, gourmet, senza glutine, biologiche e plant based. Fra gli ultimi lanci, la linea C’è Pronto offre il plus del servizio, con quattro primi piatti gluten free pronti da scaldare, mentre Gamma 125 g risponde, con le sue monoporzioni, alla riduzione dei nuclei familiari. Wokit, la gamma che porta in tavola i gusti asiatici, è stata oggetto di restyling grafico, Buon benessere stata ampliata con due referenze vegane, mentre i Panzerotti al granchio blu incontrano una nuova tendenza di consumo. “Stiamo lavorando a diversi nuovi progetti, fra cui alcuni vedranno la luce prossimamente e altri sono appena stati definiti e proposti al mercato -anticipa il marketing manager Ruggero Molinari-. Tra tutti segnaliamo Le Generose, la nostra nuova gamma di pasta fresca ripiena, caratterizzata da un abbondante ripieno e una sfoglia sottile ma tenace, un gusto semplice e appetitoso e un buon rapporto qualità-prezzo. Su un versante più premium c’è Selezione Gourmet, che è stata rivista nella grafica del pack e si arricchirà a breve di nuove referenze. Anche per la gamma da 200 g ci sono novità in fase di lancio”.

Fini Modena

A quasi due anni dal rilancio dell’intera linea di pasta fresca ripiena, Fini ha chiuso il 2023 con +8% a valore e +6% a volume e punta ora sull’allargamento distributivo delle nuove proposte nel canale gdo, facendo leva su un’oculata politica promozionale. Da maggio 2022, in occasione del 110° anniversario, la gamma di pasta fresca ripiena è stata infatti rinnovata con 14 nuovi prodotti e una nuova veste grafica che esprime tutto l’autentico saper fare emiliano. La linea Antica Bottega comprende nove ricette tipiche della tradizione emiliana e italiana, semplici e genuine, mentre Nuove Tradizioni propone prodotti con gusti e abbinamenti più ricercati, pensata per stimolare la curiosità dei consumatori. “Sono svariati i plus che le due linee offrono -illustra Roberta Morini, brand manager di Fini-. In primis, l’utilizzo di ingredienti e materie prime di alta qualità che valorizzano il made in Italy, come farine e uova da galline allevate a terra di provenienza 100% italiana per la sfoglia, carne 100% italiana nei ripieni base carne, verdure 100% italiane, nonché l’utilizzo di diversi ingredienti dop e igp come il Parmigiano Reggiano dop, il Gorgonzola dop e il Pecorino Romano dop. In secondo luogo, nuovi formati più grandi di tortelloni e ravioli per esaltare l’esperienza organolettica e palatale dei ripieni morbidi nelle ricette con verdura e con ingredienti golosi. In ultimo, tutte le ricette con verdura da oggi sono anche adatte per un’alimentazione vegetariana”.

Il Pastaio

Grazie a continui investimenti in r&s, qualità̀, tecnologie e servizio ai clienti, Il Pastaio si conferma un attore di riferimento nel comparto gnocchi e specialità a base di patate. “Pur in un contesto di mercato difficile, il nostro marchio Patarò mantiene la seconda posizione nelle vendite a volume e a valore in area 1 con il 13% a valore di quota di mercato e in area 3 avanza del 15,3% a valore (fonte Circana) -conferma la marketing manager Erica Filoni-. Al Nord Est Patarò cresce del 35% a valore, mentre al Sud, dove vendeva quasi soltanto in private label, si affaccia con un +273% a valore. Gli obiettivi sono ora aumentare la distribuzione nelle aree ancora poco presidiate, raggiungere importanti traguardi secondo i sustainable development goals delle Nazioni Unite e continuare a proporre prodotti sempre più healthy e sostenibili”. Gli gnocchi Patarò sono senza glutine, latte (tranne gli gnocchi ripieni), uova e conservanti (tranne le confezioni BiPack) e gli ultimi lanci hanno confermato il loro posizionamento healthy e con plus salutistici: la linea Pataorto, con il 40% di verdura nell’impasto, la linea PataròPRO ai ceci, dove una porzione di gnocchi contiene 20 g di proteine, e Patarò ripieni gusto Mediterranea, con un ripieno gourmet. L’ultima novità è invece PopCrok, che si propone come il nuovo modo di gustare gli gnocchi. Pronti in soli 5 minuti in friggitrice ad aria (ma la cottura è prevista anche in forno ventilato), croccanti senza aggiungere olio, gli gnocchi sono adatti come contorno, merenda o aperitivo.

Martimucci

Nella categoria pasta fresca, l’offerta di Martimucci si articola in quattro linee, ognuna con caratteristiche ben distinte. La linea Classica (orecchiette, strascinati, cavatelli, ecc) propone i formati della tradizione pastaia e gastronomica italiana, quella delle Trafilate al bronzo esalta l’artigianalità di una particolare tecnica di formatura della pasta, la linea Varietà Cappelli racconta il fascino dei grani antichi, mentre quella Integrale si rivolge a chi sceglie la pasta realizzata da chicco intero. Lo scorso inverno si è aggiunta una limited edition, la pasta fresca Varietà Cappelli trafilata al bronzo, che racchiude in un’unica linea una varietà di grano antico e un modo particolare di lavorazione della pasta: una proposta che intende portare valore al mercato e la cui operazione di lancio si è da poco conclusa. “La scelta di una filiera 100% pugliese e la personalizzazione della materia prima che realizziamo con il nostro molino, in un’ottica di filiera integrata, sono da sempre la nostra chiave distintiva -commenta Giuseppe Martimucci, amministratore di Molino e Pastificio Martimucci-. Per il futuro prossimo stiamo già sviluppando una serie di innovazioni che abbracceranno tanto il design del pack, quanto una linea dedicata a prodotti funzionali e nutraceutici. Ci stiamo anche preparando al lancio di una novità nelle Trafilate al bronzo, che strizzerà l’occhio non solo al retail ma anche all’horeca”.

Pasta Fresca Rossi

Sono svariati i progetti in cantiere di Pasta Fresca Rossi, azienda nata a Modena, nella patria della pasta fresca e che ora fa parte del gruppo Ifex. Dalla sua, ha il know how del territorio, che si esprime per esempio nell’offerta dell’originale tortellino di Modena, la flessibilità delle aziende di dimensioni contenute, che le permette di adeguare la produzione alle esigenze del mercato e dei clienti, per esempio per la fornitura di prodotti in private label, e un dinamismo che l’ha portata, l’anno scorso, a crescere di +5% in fatturato. L’azienda sta lavorando al momento alla creazione di nuove proposte destinate alla gastronomia a peso fisso della gdo, il canale che vale il 90% del suo giro d’affari. Ma sotto i riflettori ci sono anche i mercati esteri, che incidono il 20% del fatturato, Europa e Stati Uniti in primis. “Quest’anno per il mercato statunitense abbiamo allargato la gamma con nuovi prodotti e realizzato un restyling con nuovi colori per i pack che richiamano le referenze, come per esempio il colore verde per i tortelloni ricotta e spinaci -spiega Alberto Bianco, responsabile marketing di Ifex-. Abbiamo inoltre dei progetti per sviluppare nuovi marchi in Italia e in Europa sfruttando le sinergie con Ifex, come una linea di pasta fresca monoporzione, un formato poco presidiato nel nostro mercato”.

Pastificio Avesani

Per il 2024 l’obiettivo di Pastificio Avesani è una crescita del giro d’affari rispetto all’anno precedente, continuando a fare leva sui suoi punti di forza, cioè qualità, a partire dalla scelta delle materie prime, costanza e affidabilità dell’azienda, tradizione e “saper fare” da tre generazioni. A spingere lo sviluppo sono l’allargamento del parco clienti e delle aree di business, sia in Italia che all’estero, e l’innovazione di prodotto. “Fra i nuovi lanci si distingue la linea Sottile Piacere, presentata un anno fa e che riscuote un ottimo gradimento -spiega Alessandro Chiarini, direttore commerciale-. Si tratta di quattro ricette che mettono a frutto l’expertise di Fratelli Avesani nelle ricette e nell’uso di ingredienti di qualità. Puntiamo in particolare sulla pasta fresca ripiena, dove proponiamo non solo i tesori della tradizione ma anche i prodotti bio e vegetariani, anche in diversi formati, dalle monoporzioni al kg, per rivolgerci al retail e all’horeca. Inoltre, stiamo conducendo test e ricerche di nuovi prodotti”. Il fatturato aziendale è realizzato per il 60% dal marchio Avesani e per il 40% dalla private label, che mostra grande attenzione all’innovazione e alle ricette che seguono la stagionalità degli ingredienti. “Per l’estate, per esempio, proponiamo i tortelloni stracciatella, basilico e pomodorini, perché i clienti retail vogliono animare la categoria spingendo gli acquisti d’impulso. Tuttavia, anche i classici ripieni sono sempre molto graditi”, aggiunge Chiarini.

Rana

Per il quarto anno, Rana si conferma pasta ufficiale del 107° Giro d’Italia e per l’occasione ha lanciato una nuova gamma di pasta fresca ripiena in limited edition che si presenta in un pack rosa, come la maglia della gara ciclistica. Disponibile da aprile a ottobre, la linea Rana Giro d’Italia celebra il territorio italiano proponendo un tour culinario tra i sapori, i paesaggi e la storia di Campania, Calabria, Emilia Romagna e Puglia. Si tratta di quattro ricette di ravioli freschi con ripieni ispirati alle cucine regionali: Gamberi, mozzarella e scorza di limone di Sorrento igp, Pesto alla calabrese con peperoni rossi e mandorle, Mortadella Bologna igp e Parmigiano Reggiano, e infine Burrata, cime di rapa e acciughe.

Scoiattolo

Scoiattolo da oltre 40 anni produce pasta fresca ripiena e liscia, che per il mercato italiano si suddivide in tre linee di prodotto: Sfizi di Gusto (i gusti più amati della tradizione rinnovati in ricette sfiziose), Buoni Ricordi (i sapori più genuini e ingredienti lavorati nel rispetto delle ricette del passato) e Tutti a Tavola (la gamma gluten free in formato monoporzione da 125 g). “Siamo impegnati nella finalizzazione del nuovo stabilimento, con un ampliamento produttivo adiacente al sito attuale che ci permetterà di supportare la crescita e le nuove richieste, e di creare spazi più agevoli per i dipendenti e per momenti formativi -fa sapere il direttore generale Massimiliano Di Caro-. Stiamo anche lavorando alla valorizzazione e al riposizionamento del marchio e a nuovi formati e ricette distintivi e unici nel canale gdo, in grado di aprire nuovi mercati e di potenziare quelli esistenti in Italia e all’estero, anche in private label. Scoiattolo ha chiuso il 2023 con 55 milioni di euro e una previsione di 62 milioni per il 2024; l’obiettivo di breve termine è accrescere la distribuzione ponderata in aree strategiche come Toscana, Piemonte e Veneto”. Circa il 70% della produzione è destinata all’estero, con soluzioni tailor made studiate per i clienti sia nelle referenze di pasta liscia che ripiena, dalle più classiche a quelle vegan. Le intenzioni sono di raggiungere nuovi paesi come Cina e Corea del Sud e realizzare un +35% di crescita export per il 2024.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome