Pasta Famiglia Raguso, verso il carbon neutral

Anche la pasta sarà sottoposta alla certificazione carbon footprint nei prossimi mesi: i risultati ottenuti da pastificio agricolo e il suo impegno per l’ambiente

L’acclamata sostenibilità ambientale può arrivare al famoso impatto zero, nelle aziende, a patto che dietro vi sia un impegno profondo che tocca tutti gli aspetti: trattandosi di pastificio agricolo, quando si parla di Pasta Famiglia Raguso occorre partire realmente dal campo, per giungere al confezionamento. L’azienda dei fratelli Antonio e Mirko Raguso si è posta questo obiettivo, nel solco degli impegni dell’agenda 2030, e sta andando oltre: “Come agricoltori -spiega Mirko Raguso- siamo i primi a vedere gli effetti negativi del cambiamento climatico, per questo ci stiamo strutturando così da diventare carbon neutral grazie al supporto dell’agricoltura 4.0. Inoltre, abbiamo lavorato in modo da garantire la nostra pasta sempre a residuo zero in termini di pesticidi. Infine, ci stiamo adoperando anche per la cosiddetta rigenerazione agricola”. Con questo ultimo termine Mirko Raguso intende indicare che gli scarti agricoli vengono riutilizzati, così da creare un’economia circolare: “In sostanza ‘prendiamo meno’ dal sistema”. In tutto questo si innesta la filiera corta sostenibile, con una produzione che avviene nell’arco di 60 km dalla sede: questo comporta per esempio meno trasporti, dunque un minor impatto ambientale.
“Il prossimo step, in linea con quanto raccontato, sarà quello, nel 2022, di dimostrare la carbon footprint di un singolo pacco di pasta; siamo ragionevolmente certi di tendere a zero”.

I fratelli Raguso, Antonio e Mirko
Semplicità per una pasta “pop”

La risultante dell’impegno di Pasta Famiglia Raguso è un prodotto che piace per i valori che sono al suo interno (pastificio agricolo, gruppo famigliare, residuo zero): “Quasi fosse attesa dal consumatore in quanto salubre, rispettosa dell’ambiente, ma allo stesso tempo per tutti: di qualità elevata ma pop, ovvero per tutte le disponibilità”.
La gamma – tutta a residuo zero - si è andata in questi mesi ampliando. Alla linea più cercata e apprezzata, quella da grani 100% Puglia e Basilicata, si sono via via aggiunte le specialità Senatore Cappelli, la pasta alla curcuma in sei formati. “Abbiamo inoltre presentato i ricettati, che risultano oggi molto graditi anche al consumatore italiano e non solo più a quello straniero: la pasta al tartufo, ai funghi, all’aglio e basilico, al limone, al nero di seppia. In tutti questi casi cerchiamo di avvalerci, per le materie prime complementari, di fornitori del territorio”. L’elenco di Pasta Famiglia Raguso non sarebbe completo se non si ricordassero la linea integrale (con vera farina di semola integrale, non con aggiunta di crusca) e Rigavera, rigata internamente. “Rigavera presenta formati lisci fuori, quindi eleganti nel piatto, ma allo stesso tempo rigati all’interno per trattenere al meglio il condimento. La pasta, che negli anni passati era stata premiata come innovazione di formato, è stata poi replicata da altri competitor, ma resta una delle referenze che più ci identifica”.

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