Completati i lavori del Parco del Portello, quarto e ultimo lotto compreso tra viale Serra e viale De Gasperi, che con circa 10.000 mq di nuovo verde porta l’estensione complessiva del parco a circa 73.000 mq. L’intervento di riqualificazione, parte del Piano integrato di intervento Portello e finanziato da Iper Montebello SpA, di proprietà dell’imprenditore Marco Brunelli, oltre a dare nuova vita all’area cuore del quartiere, consegna al territorio e ai cittadini milanesi un ulteriore spazio di verde accessibile e vivibile.
Il progetto ideato dal paesaggista Charles Jencks, dall’architetto paesaggista Andreas Kipar e sviluppato da Land Italia, società internazionale di consulenza paesaggistica con sedi in Italia, Svizzera e Germania, completa il polmone verde della città di Milano che si estende lungo viale Serra e viale De Gasperi, con un intervento in continuità sia da un punto di vista paesaggistico che percettivo. Il nuovo accesso al parco si integra al disegno complessivo. Le scelte dei materiali e delle essenze vegetali rispettano quelle prescelte, così come i percorsi e la rete di spazi pubblici concepiti come un ampliamento di quelli esistenti.
“Il verde inteso come uno dei principali motori dello sviluppo urbanistico in città – commenta Giancarlo Tancredi, assessore alla rigenerazione urbana–. Un altro intervento, questo, a conferma della logica seguita dall’Amministrazione, che porta a ultimazione la riqualificazione di un’area inutilizzata trasformandola in un nuovo parco pubblico, parte del sistema del verde a ovest della città, finalmente restituita alla fruizione di tutti i cittadini”.
“Oggi si conclude il percorso cha ha portato alla creazione di un nuovo parco cittadino -aggiunge Elena Grandi, assessora all’ambiente e verde- “I circa 73.000 metri quadri di questo nuovo polmone verde, tra viale Serra e viale De Gasperi, si affiancheranno alle nuove aree verdi, alcune in via di ultimazione come il parco di Porta Vittoria, altre, come il parco di Rubattino o quello dell’ex Macello, della Goccia, della Piazza d’Armi, e tanti altri che saranno creati nei prossimi anni”.
L’ispirazione del progetto è sui corpi astrali del Sole e della Luna e sulle loro interazioni con la Terra: il nome scelto per la nuova parte del parco è infatti quello di Moon Garden. La forma del Parco è stata ispirata dal diagramma delle Fasi della Luna di Athanasius Kircher, dove il ciclo lunare è rappresentato come una doppia spirale, per entrambi gli emisferi terrestri e dove queste forme raffigurano la durata della visibilità della luna nel cielo, con il suo sorgere e il suo assestamento.
Il percorso a spirale in salita presenta piazzole di sosta ombreggiate con panchine. Cinquanta alberi tra aceri, liriodendri, tigli, gelsi e sofore si alternano a 1.500 metri quadrati di aiuole colorate con piante erbacee e arbustive e gruppi di rododendri. II Parco dialoga in altezza con la città e il territorio: dalle colline lo sguardo si allarga alla Milano del QT8, ai nuovi edifici del Portello e all'area dell'ex Fiera Campionaria, fino ad arrivare sulle alte vette alpine e il paesaggio circostante sembra ricercare punti di contatto e nuove orizzontalità.