Oracle CloudWorld Tour: come trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale

Nell’evento che si è svolto a Milano, Oracle ha raccolto i propri clienti per mostrare come l’integrazione dell’Ai nelle proprie applicazioni consenta notevoli benefici in molteplici settori, ma per ottenerli bisogna prepararsi in modo adeguato

Milano è stata il palcoscenico della prima edizione italiana dell’Oracle CloudWorld Tour, l’evento annuale tramite cui la società fondata da Larry Ellison chiama a raccolta i suoi clienti. Come da tradizione, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di esplorare le ultime tendenze tecnologiche, scoprire casi d’uso e connettersi con l’azienda e i suoi partner per avere un supporto nell’affrontare le sfide di mercato che sono sempre più complesse. E quest’anno, manco a dirlo, protagonista assoluta è stata l’intelligenza artificiale (Ai).

Doug Kehring, executive vice president di Oracle per le operation aziendali, ha sottolineato l'importanza della trasformazione digitale e il ruolo cruciale che ha oggi l’Ai. Kehring ha affermato che molte organizzazioni si impegnano nell'adozione dell'automazione per guidare la loro trasformazione, ma la tecnologia da sola non è sufficiente. A fare la differenza è il valore che la tecnologia può fornire quando è parte di una trasformazione più ampia. “Questo richiede un focus su ogni singolo cliente – ha puntualizzato Kehring –, poiché l'impatto della tecnologia può variare notevolmente a seconda dell'industria, del settore e della geografia”.

Kehring non ha mancato di evidenziare come l'intelligenza artificiale di Oracle sia integrata in prodotti e servizi per guidare i clienti nelle loro decisioni. E la possibilità fornita dall’Ai generativa di fare domande sui propri dati usando il linguaggio naturale consente di ottenere risposte più accurate e contestuali, quindi, sempre più determinanti per il business.

Questione di dati e di analisi

Tuttavia, affinché l’Ai dia risultati utili è necessario avere i dati adeguati. “Le vostre informazioni, le vostre applicazioni, i vostri database e la vostra organizzazione: sono questi i dati che informano la vostra Ai e sono unici -ha aggiunto Kehring-. Con Oracle Ai, le aziende possono sfruttare una conoscenza attraverso grandi modelli linguistici (Large Language Models) generici e adattarla in base ai dati specifici, utilizzando l'Ai per automatizzare e guidare le operazioni aziendali con maggiore precisione ed efficienza”.

L'Ai può avere un impatto trasformativo in una vasta gamma di settori, dall’industria alla sanità, dalla finanza alle assicurazioni, dal retail alle banche, migliorando il coinvolgimento dei clienti, ottimizzando le condizioni contrattuali, ottimizzando i risultati nella cura dei pazienti, garantendo la sicurezza sul luogo di lavoro e riducendo le frodi finanziarie. L'Ai può aiutare le aziende a ottenere maggiore velocità, a incrementare la produttività e a migliorare i margini.

Le esperienze con l'Ai delle aziende clienti

Alle parole di Kehring hanno fatto eco quelle di diversi clienti che hanno raccontato la loro esperienza a testimonianza dei benefici che hanno ottenuto grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Aziende come Generali, Mondadori, Bper Banca, Reale Group, Bitron Electronics, Cerved ma anche il Polo Strategico Nazionale (il servizio di cloud per la gestione dei dati e servizi della Pubblica Amministrazione) hanno rivelato come l’utilizzo dell’Ai ha permesso di avere miglioramenti nell'erogazione dei servizi, una crescita competitiva, l’ottimizzazione delle operazioni bancarie o una gestione efficiente delle risorse umane e finanziarie.

Una dimostrazione delle grandi potenzialità dell’intelligenza artificiale, che oggi sono a disposizione di tutti, ma per potersene avvalere bisogna avere gli strumenti e, soprattutto, i dati adeguati.

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