Oltre un centinaio di aziende vogliono un risarcimento dal “Cartello del cartone ondulato”

L'azione collettiva promossa da Unilegion per il rimborso del maggior prezzo pagato stimabile intorno al 20% del costo di acquisto sostenuto

Non una class action all’americana, ma un’azione collettiva promossa nell’interesse dei soggetti aderenti. Sono più di 120 le aziende, per la gran parte dell’agroalimentare, che partecipano alla causa risarcitoria portata avanti da Unilegion, società specializzata, a tutela delle imprese italiane che hanno acquistato cartone ondulato nel periodo tra il 2004 e il 2017 dopo che l’Antitrust ha individuato un cartello tra i produttori.

Molta industria e poco retail tra le imprese firmatarie
Luisa Capitanio, country manager per l’Italia di Unilegion

Nel 2017, su segnalazione dell’Associazione italiana scatolifici, l’Autorità garante della concorrenza ha avviato un’indagine per dinamiche di mercato incomprensibili nel comparto cartone ondulato -racconta Luisa Capitanio, country manager per l’Italia di Unilegion-. È andata avanti per due anni. Nel luglio 2019 ben 34 aziende sono state sanzionate per quasi 300 milioni di euro. Una buona parte ha fatto ricorso impugnando le decisioni dell’Antitrust, ma questi sono stati respinti dal Tar del Lazio e poi del Consiglio di Stato, che hanno confermato l’impianto accusatorio e le sanzioni”. Da lì è partita la possibilità per le aziende di chiedere il rimborso del maggior prezzo pagato. “È stimabile dal 10 al 20% del costo di acquisto sostenuto negli anni 2004-2017 del Cartello (ma non possono escludersi incidenze superiori)”. Il comparto più danneggiato è quello alimentare, che assorbe oltre il 60% del cartone ondulato distribuito sul territorio nazionale. “Circa 120 aziende hanno fatto richiesta di adesione, ma stiamo ricevendo le firme di un altro gruppo di 15 imprese (la dead line di adesione è a metà maggio)". Appartengono prevalentemente all’industria, pochi i retailer. Molto mondo ortofrutta, poi vino, lattiero-caseario, anche cosmetica. Unilegion offre un servizio completo di gestione del contenzioso. “Ci tengo a sottolineare che le aziende aderenti lo fanno a costo zero: la quota per spese legali e commissioni verrà chiesta solo a causa vinta e dopo il rimborso”.

Anche le aziende che hanno acquistato da non membri del Cartello possono chiedere il risarcimento
Vittorio Cerulli Irelli, studio Trevisan & Cuonzo

Unilegion, sede centrale a Monaco di Baviera, sta portando avanti progetti di questo tipo, per danno antitrust, in Germania e Olanda. E ha stretto un accordo di collaborazione con lo studio legale Trevisan & Cuonzo, leader nel contenzioso ad alta complessità tecnica, e l’avvocato Nicolò Manzini. Per la consulenza economica Unilegion si appoggia a Charles Rivers Associates (Cra). “Si tratta di una delle sanzioni più elevate mai inflitta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato -spiega Vittorio Cerulli Irelli dello studio Trevisan & Cuonzo-.  L’Associazione nazionale degli scatolifici ha stimato un danno superiore ai 2 miliardi di euro. Il Cartello ha interessato oltre il 90% della produzione di cartone ondulato sul mercato italiano, che attualmente ha un valore di circa 4 miliardi annui”. Anche le aziende che hanno acquistato da non membri del Cartello (i cui prezzi sono stati a loro volta influenzati dal cartello per un effetto domino) possono chiedere il risarcimento ai cartellisti. “È  presumibile che quella quota minimale di produttori si sia comunque allineata con il sovrapprezzo e pertanto anche chi ha comprato da quella piccola quota ha pagato un prezzo più elevato. I soggetti danneggiati inoltre non devono necessariamente far riferimento solo al loro fornitore di imballaggi perché spesso lo stesso fornitore ha acquistato i fogli da chi è parte del Cartello”.

L’iter dovrebbe durare un paio d’anni

Dopo l’estate si notificherà un atto di citazione chiedendo il risarcimento del danno subito nell’interesse di tutti i soggetti che hanno aderito all’iniziativa. “Il giudizio dovrebbe essere abbastanza semplificato perché l’esistenza del Cartello non può essere oggi più messa in discussione, è un dato acquisito e vincolante per il giudice. Riguarderà pertanto solamente l’accertamento e quantificazione del danno legato al sovrapprezzo. Questo richiederà la nomina di un consulente esperto di analisi del danno antitrust. Pensiamo che nell’arco di due-due anni e mezzo si dovrebbe arrivare a una sentenza di primo grado dal tribunale. Questa azione collettiva è un po’ una novità perché è cambiata la legge che rende più favorevoli queste cause di risarcimento”. La funzione di Unilegion è fare da collettore alle aziende che da sole non potrebbero svolgere un’azione così complessa. “Noi facilitiamo l’accesso alla giustizia per le imprese, con diversi livelli di sofisticazione, grazie alla capacità interna di gestire una causa con questa mole di complessità, mettendo a disposizione di un team di avvocati di primo livello e una società di consulenza economica, Charles River Associate, tra i leader del settore, che possiede un’altissima competenza”.

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