L’Italia è il primo Paese esportatore di olio di oliva in confezioni, con forti benefici in termini di bilancia commerciale nazionale, occupazione e indotto. L’industria olearia vale oggi infatti, solo per l’export, oltre 1 miliardo di Euro per la bilancia commerciale italiana, ha un fatturato diretto che si attesta intorno ai 2,5 miliardi di Euro, a cui vanno sommati gli oltre 700 milioni di Euro dell’indotto, al netto dell’acquisto della materia prima
Una logica di sistema
Serve un’azione incisiva del Governo a difesa dell’agroalimentare italiano. Lo chiede tutto il sistema e lo ha ribadito nel recente incontro a Roma tra il Presidente del Consiglio e diversi esponenti del settore.
In particolare Assitol e Federolio - associazioni di categoria che rappresentano le circa 200 aziende del settore oleario – chiedono che tutto il settore oleario faccia sistema, dando vita ad un tavolo comune di dialogo con gli altri attori, dalle Organizzazioni dei Produttori al Ministero, per evitare che siano altri Paesi a sfruttare la nostra debolezza, sottraendoci quote sul mercato mondiale e per far sentire la propria voce.